Sad Bolzano: giovedì 23 sciopero e presidio

Giovedì 23 novembre i lavoratori della SAD di Bolzano saranno nuovamente in sciopero contro una direzione aziendale arrogante, autoritaria e chiusa ad ogni serio confronto sindacale.
In questi giorni si moltiplicano le pressioni dei responsabili aziendali ai vari livelli verso i lavoratori nel vano tentativo di dividere il fronte unitario dei lavoratori che non accettano i diktat del signor Gatterer e de suoi fidi servitori.
Ancora una volta lavoratori e lavoratrici SAD, coscienti che il loro sciopero procurerà qualche disagio, intendono rivolgersi ai cittadini con un presidio informativo a partire dalle ore 16,00 per spiegare le ragioni della loro protesta e per contestare le tante inesattezza, per non dire gli stravolgimenti della realtà, contenuti nei vari comunicati aziendali.
Giovedì 23 i lavoratori saranno in presidio per informare i cittadini che la SAD è una società privata che è incaricata dalla Provincia di pubblico servizio e viene finanziata al 100% con contributi provinciali e quindi ogni taglio del salario appare non solo infondato ma come una vera provocazione nei confronti dei lavoratori.
Giovedì si vuole denunciare (vedi volantino ItalianoTedesco) che la Sad non rispetta LEGGI e CONTRATTI e disdice unilateralmente ACCORDI di SECONDO LIVELLO, non applica sentenze del tribunale 152/2016, non rispetta i diritti dei lavoratori, vuole imporre turni fino a 15 ore giornaliere mentre le nuove assunzioni avvengono con contratti precari e quasi esclusivamente tramite agenzie interinali e cooperative, spesso estere, con personale privo di patentino di bilinguismo.
Lavoratori e lavoratrici della SAD stanno scioperando perché il trasporto pubblico avvenga in sicurezza dei lavoratori e degli utenti, maggiori tutele salariali ed occupazionali e per il rispetto degli accordi liberamente sottoscritti.
Noi restiamo convinti, a differenza del signor Gatterer, che qualità e sicurezza del servizio di trasporto pubblico dipendono dal riconoscimento della dignità e della professionalità dei dipendenti.
Quello che la direzione della SAD vuole cancellare con la disdetta degli accordi aziendali in essere.
Per questo la lotta dei lavoratori della Sad è una lotta che riguarda il futuro del trasporto pubblico in Alto Adige e quindi diventa fondamentale che la Provincia convochi le parti per definire prima un accordo ponte con Sad e poi un contratto provinciale per l’intero settore del trasporto pubblico su gomma.
Giovedì i lavoratori sono in piazza per chiamare alle loro responsabilità sia la direzione Sad che la Provincia la quale non può continuare a balbettare davanti alla protervia della Sad in quanto lavoratori e istituzioni non possno subire l’arroganza di chi pensa solo al suo personale profitto a scapito dei lavoratori e dell’Ente pubblico.
Ezio Casagranda
USB Trentino Alto Adige

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Un commento

  • Saiani Aldo

    SFIGA ITALIA.

    Milano ha perso, per sorteggio, l’Agenzia Europea per il Farmaco a favore di Amsterdam.
    L’ennesima batosta, dopo l’esclusione dai Mondiali di Calcio in Russia.
    L’ultima sfiga di questo disgraziato paese che sprofonda.

    Ma se l’italia piange, la Germania non ride. Non si riesce a fare un governo, e incombono nuove elezioni.

    Da facile profeta prevedo che questa merdaccia di UNIONE EUROPEA delle Banche e della Finanza farà presto una brutta fine, essendo una costruzione evanescente. Vaso di coccio fra i vasi di ferro degli imperi mondiali di USA, CINA e RUSSIA.
    Almeno me lo auguro vivamente.
    Prima della catastrofe sarebbe opportuno tirarsi fuori dalla SFIGA, come hanno fatto gli astuti e previdenti inglesi.

    Prima mossa: uscire dalla NATO, che ci costa un sacco di soldi, e diventare uno Stato neutrale.
    Poi uscire da ogni impegno in guerre più o meno umanitarie, come suggerito dal programma elettorale del nuovo Movimento Politico “Lista per il popolo” di Ingroia e Giulietto Chiesa.

    Ma nell’attuale panorama geopolitico planetario restare neutrali è pura utopia.
    È opportuno mettersi subito sotto la protezione della Russia, come sta’ facendo la Turchia.
    L’UNIONE EUROPEA è nata sfigata.
    Perciò è meglio che crepi il più presto possibile!

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