Quando la propaganda copre la verità

Non più tardi dell’ottobre 2016 USB denunciava con uno sciopero ed un presidio con i lavoratori di Amr, la privatizzazione di un bene comune come la palestra Baratieri a favore di una società privata: “costi pubblici e guadagni privati!! ” La giunta rispondeva dichiarando che il nuovo strabiliante polo della ginnastica sarebbe stato fatto a spese private e con un esiguo dispendio per il comune.
Oggi come previsto, possiamo constatare che l’impianto, di proprietà comunale, è gestito solo da Asd Ginnastica Rovereto e che la giunta ha approvato per le Baratieri, una spesa di 610mila euro di denaro pubblico che sommato ai soldi già spesi ammonterebbero a poco meno di un milione di euro. Quindi al di là delle prevedibili mistificazioni denunciate, ci domandiamo qual’è il criterio di spesa usato per un unica associazione, a fronte delle tante emergenze che vive Rovereto e la sua popolazione; ci domandiamo anche, perchè un polo ginnico così importante, in cui l’amministrazione investe così tanto, non abbia mantenuto una gestione pubblica a garanzia di tutti.
Aggiungiamo…L’assessore Bortot lavora per conto suo o la giunta controlla le proprie scelte? Infatti, come si può conciliare la delibera del consiglio comunale dell’autunno scorso, che ha dato mandato ad AMR (società speciale del Comune) di presentare un piano approfondito di ristrutturazione aziendale per la gestione dei vari settori e servizi pubblici in concessione, quando nel frattempo si programma la loro privatizzazione?
Mandato che AMR ha commissionato ad Ernst & Young (consulente aziendale) per il piano industriale che è costato (sempre alla collettività) svariate migliaia di euro e che fra le tante proposte prevede per gli impianti sportivi due sostanziali alternative: una cessione alle società sportive o un aumento delle tariffe attuali di concessione. La stessa Ernst & Young ha illustrato con slide presentate in Consiglio Comunale, che nel 2015 (senza alcuna svendita di beni pubblici e servizi) in fronte ad un valore di produzione di 6,7 milioni di euro, dedotti i vari costi (finanziari, gestionali e forza lavoro) relativi alla sola AMR, escludendo il personale del Progettone (il quale, conoscendone il meccanismo, crea più utile che spesa), risulta un EBITDA (ricavo del valore di produzione – costi del personale) dell’ 11,94% -cosa che nelle aziende private è sinonimo di positività produttiva – e un EBIT (ebitda-ammortamenti+proventi gestione accessoria-oneri gestione accessoria+proventi finanziari) del 7,4%, cosa che nelle aziende private è un buon risultato.
In merito a queste risultanze ci chiediamo, dato che AMR offre ancora un servizio pubblico, perchè viene saccheggiata dei propri servizi? Non è che la si vuole portare nel baratro per consentire ai privati di speculare e saccheggiare anche le risorse?
Ma non basta: sempre in ottobre USB metteva in guardia da questa operazione dichiarando che “la privatizzazione delle Baratieri sarebbe solo il primo passo verso la svendita di strutture pubbliche e dei servizi ai privati, i quali potrebbero accedere tranquillamente al denaro pubblico senza alcun vincolo o rischio. L’operazione sottintende il monopolio delle attività sportive alle Associazioni Lagarine più “ricche”, e di fatto andrebbe ad impoverire culturalmente e socialmente il territorio.”
Ad ulteriore conferma di questa operazione, sappiamo con certezza che in estate gli impianti dell’Istituto Filzi (ristrutturati di recente e con in programma ulteriori lavori) verranno ceduti al Jr Basket Rovereto – che tra parentesi gestisce già a Rovereto la palestra delle scuole medie Damiano Chiesa. Sfidiamo l’assessore a dire il contrario e ad assumersene la responbsabilità.
In mezzo a tutto questo ci sono non solo i lavoratori di AMR che (nonostante le rassicurazioni dell’assessore, smentite dai fatti) vedono sempre più precluse le loro possibilità di lavoro, ma anche tutti i cittadini di Rovereto che si troverranno piano piano e sottobanco privati del libero accesso ai loro punti di ritrovo sportivo e ricreativo. Forse anche a loro, come già successo, se non faranno parte di qualche club esclusivo gli verrà risposto: “deve correre ed allenarsi? Bè può tranquillamente andare in strada o nel bosco” -Stadio Quercia docet e non parliamo neanche della piscina e del tennis.
Basta con la propaganda mendace! Oggi iniziamo con impianti sportivi, ma è alle porte anche la gestione dei parcheggi, delle farmacie e dei cimiteri.
Ribadiamo che siamo favorevoli ad un potenziamento delle strutture a favore di attività sportive che rispondano alla crescita ed alle esigenze della cittadinanza: come farlo in modo trasparente e chiaro, è tutt’altra questione! Ma soprattutto sarebbe ben altra cosa, farlo a favore della popolazione di Rovereto e non di qualche privato amico.
USB Trentino

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