No ai processi politici antiTav!

Domani 6 luglio a Torino andrà in scena la prima udienza del processo allestito dal procuratore Caselli contro oltre 50 NO TAV colpiti da arresti, indagini e misure cautelari a partire dalla retata del 26 gennaio, con l’accusa di aver partecipato alla lotta in Valsusa la scorsa estate e in particolare alle grandiose giornate di resistenza allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena (27 giugno) e di attacco al fortino del non-cantiere (3 luglio).
Per questo si ritroviamo nelle parole di Ezio Locatelli (PRC/FDS Torino) quando sostiene che “Quello intentato contro una cinquantina di attivisti No Tav rischia di essere un maxiprocesso eminentemente politico. Lo si è concepito e costruito – assemblando posizioni processuali assai diverse – sulla base di un atteggiamento asimmetrico che toglie credibilità all’intero iter processuale.
Da una parte l’impunità delle forze dell’ordine dislocate in Val di Susa, a prescindere dagli episodi di prevaricazione e di violenza denunciati dal movimento No Tav. Dall’altra gli atti di dissenso, contestazione, resistenza a un’opera distruttiva di un territorio e all’occupazione militare che devono essere sempre e comunque contrastati e repressi.
In Val di Susa, nell’area di Chiomonte, non c’è – così è stato definito – un legittimo “cantiere di Stato”. C’è l’occupazione militare di un territorio per realizzare a viva forza un’opera speculativa e devastante grazie all’apporto di aziende che in non pochi casi hanno avuto precedenti penali.”
Noi ci limitiamo a rilevare l’insolita celerità con cui l’apparato repressivo ha fatto in modo che si arrivasse all’apertura del processo con il duplice obiettivo di di intimidire il movimento NO TAV ed evitare che scadessero i 6 mesi di custodia cautelare per i compagni ancora in carcere.
Il processo ai NO TAV è un processo tutto politico e quindi, oggi più che mai, è necessario rilanciare la lotta e le forme di resistenza contro il TAV e gli interessi che lo sostengono, in Valsusa come in Trentino.
Ezio Casagranda

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