Orvea: No al lavoro sottocosto
Oggi, in occasione dell’inaugurazione dell’IperOrvea di Rovereto, mobilitazione e presidio dei lavoratori Orvea
Pienamente riuscita la manifestazione ed il presidio informativo dei lavoratori e delle lavoratrici Orvea davanti all’ingresso del iperOrvea di Rovereto in occasione dell’inaugurazione del nuovo punto vendita. Lavoratori e lavoratrici Orvea con la solidarietà dei vari movimenti e di semplici cittadini hanno portato le ragioni di chi si oppone ai diktat di Poli.
Con dei volantini abbiamo informato la pubblica opinione sui motivi contenuti del nuovo contratto integrativo imposto dalla nuova proprietà POLI con la complicità di Cgil Cisl e Uil e sottoposto ad un referendum che sa molto di beffa a causa delle continue e pesanti pressioni svolte dai dirigenti aziendali nei confronti dei lavoratori.
Una manifestazione tranquilla che partendo dalla realtà di un contratto capestro ha voluto portare un momento di forte critica alla logica delle inaugurazioni ridondanti ed ipocrite dove il lavoratore e “costretto” a fingere di non avere problemi, fingere che tutto vada bene, fingere che orari impossibili, taglio dello stipendio, incubo del trasferimento e forme di pressione inaccettabili non siano presenti in Orvea.
Con questa inaugurazione POLI vuole convincere lavoratori, lavoratrici e cittadini che i problemi sul posto di lavoro non esistono, che lui è il salvatore della “patria Orvea” e che lui e sulla tua stessa barca e quindi bisogna combattere assieme per battere la concorrenza.. il modo migliore per far accettare ai lavoratori nuovi e più pesanti sacrifici.
Noi diciamo basta all’ipocrisia; serve una presa di coscienza e il coraggio di dire No per difendere i nostri diritti e quelli dei nostri figli.
Per questo siamo andati davanti all’iperOrvea nel giorno dell’inaugurazione per smascherare questa doppiezza e per dire che USB continuerà a lottare per cambiare questo brutto accordo che cancella importanti conquiste normative riguardanti i “tempi di vita” (aspettativa, normative per l’assistenza famigliare, per i figli, ecc) ma anche conquiste fondamentali come il limite al trasferimento coatto, l’indennità di trasferta, le pause, l’aspettativa non retribuita, le norme sul tempo parziale, e sui criteri di erogazione del salario.
Per denunciare la sudditanza, anche culturale, di Cgil Cisl e UIL che ormai hanno introiettato la filosofia del padrone.
USB continuerà la mobilitazione contro un accordo che non a caso ha il suo baricentro sull’esaltazione corporativa del mantenimento di alcune differenze salariali dei lavoratori in forza rispetto ai nuovi assunti che vengono fortemente penalizzati da questo accordo, cancellando importanti conquiste normative che permettevano la conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro come il tempo parziale, l’aspettativa, le pause e permessi, ecc..
Un accordo che ritiene “strumento necessario ai fini dell’imprescindibile contenimento dei costi… “ un trattamento economico inferiore per i nuovi assunti, è figlio di una cultura aziendalista fatta propria dai sindacati confederali che ormai hanno rinunciato a lottare in difesa di: lavoro, lavoratori e stato sociale.
Sappiamo che il compito che abbiamo davanti è imponente ma noi non ci scoraggiamo e siamo sicuri che assieme ai cittadini ed ai vari movimenti sarà possibile “riprenderci il contratto” come recitava uno degli striscioni davanti all’ingresso dell’IperOrvea di Rovereto in questa giornata di grande mobilitazione.
USB Trentino – lavoratori Orvea in lotta