Progettone: chi dice le bugie?
Ho letto il volantino ed i conteggi a firma delle tre categorie di Cgil Cisl e Uil in merito al contratto del progettone siglato il 18 maggio scorso e devo dire che più questi parlano e più appare evidente che l’accordo è finalizzato alla salvaguardia della casse provinciale più che della retribuzione del lavoratore.
Questo accordo calpesta anche lo spirito fondativo del progettone che, ricordo ai più giovani, era nato per garantire un salario e la minor perdita sulla pensione ai lavoratori espulsi dal processo produttivo. Infatti, proprio al fine di salvaguardare al massimo il livello di pensione precedente tutto il salario è stato assoggettato a contribuzione, compresa l’indennità Km.
Ora si fa in contrario si rende variabile la 14.ma, e si riduce l’ammontare del salario su cui viene conteggiata la pensione (buono mensa ecc). Infatti solo per la trasformazione di quote di salario in buoni mensa il lavoratore ha una perdita sulla sua futura pensione di oltre 1000,00 euro annui.
Non solo ma anche sul TFR la perdita annua si aggira attorno ai 129,00 euro annui Se poi contiamo anche la perdita di 8 euro per ogni giorno/ ore di assenza il quadro è completo.
Siamo davanti ad una perdita secca su salario e pensione.
Questo è il loro “miracolo”. Hanno danneggiato le casse dello Stato per non intaccare il bilancio della della P.A.T., così nuocendo alla retribuzione ed alla pensione dei lavoratori e delle lavoratrici!
Questo accordo lo riteniamo illegittimo e vergognoso, perché utile solo del bilancio provinciale e quindi siamo intenzionati a cambiarlo radicalmente con la lotta e con l’iniziativa politico-sindacale senza eludere il ricorso, se ci saranno le condizioni, alla magistratura.
Infine ribadiamo che un sindacato con la coscienza a posto non scappa, non fa assemblee in solitaria escludendo chi contesta e non offende i lavoratori che difendono i loro diritti.
Un sindacato che sia tale si confronta e affronta chi dovrebbe rappresentare e tutelare.
Ma soprattutto non impone un accordo penalizzante da ogni punto di vista sostenendo di aver fatto il miglior accordo possibile.
I fatti e i conti dimostrano il contrario.
Per questo, dopo aver dichiarato ai quattro venti che l’intesa sottoscritta aveva il 93% dei consensi, oggi, presi alla sprovvista dalla protesta dei lavoratori, non trovino di meglio che parlare di “strumentalizzazione di chi lucra sulle tessere” (da che pulpito arriva la predica) o che chi contesta per loro “non è solidale nei confronti di altri lavoratori disoccupati.”
A proposito di solidarietà noi restiamo convinti che se le aziende trentine licenziano la solidarietà debba venire da tutta la società e non solo ai più deboli, come i lavoratori del progettone.
Siccome quelli del progettone lavorano per il turismo noi proponiamo che parte delle risorse provenienti dalla tassa di soggiorno, siano utilizzate per creare occupazione anziché, come sembra, per foraggiare CdiA delle Apt, pubblicitari e altri carrozzoni inutili.
p.USB Lavoro Privato
Ezio Casagranda
essendo lavoratore stagionale del Progettone e mancandomi 9 anni per aver diritto alla pensione,figurando inverno con la disoccupazione agricola ,quest’anno non ancora ricevuto chiamata per ripresa lavoro, ci sono possibilita nell’immediato o meno?