Progettone: Olivi, ora non hai piu’ alibi

Presidio progettone1Oggi sulla stampa locale era riportata una interessante notizia sul turismo in Trentino e riguardava la tassa di soggiorno il cui introito sfiora i 14 milioni rispetto ai 12 preventivati al momento del varo della legge da parte della PAT.
Serviranno a finanziare le 14 APT che con 180 dipendenti e con un budget complessivo di 21,8 milioni si occupano di turismo trentino.
Purtroppo ancora una volta nell’analisi sul turismo in Trentino si dimentica l’importante ruolo svolto dai lavoratori e dalle lavoratrici del “progettone” che con il loro lavoro hanno sicuramente contribuito in modo non indifferente a rendere attrattivo il nostro territorio.
Manutenzione dei sentieri, dei boschi, piste ciclabili, piazzole di sosta, apertura musei, custodia e pulizia nei castelli, ecc. hanno sicuramente permesso non solo di rilanciare l’immagine del Trentino ma anche di incentivare quel turismo ecologico e non distruttivo del territorio che ad avviso di chi scrive ha fatto la differenza e che ha inciso in modo significativo nella crescita delle presenze e dei pernottamenti.
Le risorse per finanziare il progettone ci sono. Sono il surplus della tassa di soggiorno che si possono tranquillamente utilizzare senza sacrificare nulla e/o nessun altro progetto.
Ora Olivi, Federazione e triplice non hanno più alibi e quindi si deve cambiare l’accordo del maggio 2016.
Un accordo, quello del maggio 2016, che ha fatto risparmiare, secondo i dati forniti dagli stessi firmatari, circa 2 milioni di euro alla PAT.
Un risparmio fatto dalla riduzione del salario e della pensione per i circa 1600 lavoratori del progettone. Un sacrificio per permettere l’assunzione di 80 lavoratori secondo l’assessore Olivi e della triade sindacale.
Premesso che ad oggi non abbiamo dati certi ed inconfutabili, che i previsti 80 lavoratori – al netto dei pensionamenti – siano stati realmente assunti. Ricordiamo che i dati sulla tassa di soggiorno permettono di riaprire, come richiesto dai sindacati di base e dal CLP nell’incontro del 29 dicembre 2016, la trattativa sindacale e quindi sostenere, potenziare questa grande intuizione provinciale che si chiama progettone che in Trentino è un grande valore aggiunto come i dati sul turismo dimostrano ampiamente.
Alla luce dei dati sulla nuova tassa di soggiorno cambiare l’accordo di maggio 2016 diventa un imperativo morale, prima ancora che sindacale, in quanto i firmatari hanno sempre sostenuto che a quell’accordo non c’erano alternative a causa della mancanza di risorse da parte del bilancio provinciale.
Ora le risorse ci sono e non ci sono più alibi per procedere alla cancellazione di un accordo inquino e penalizzante per i lavoratori e lavoratrici.
P USB Lavoro Privato
Ezio Casagranda

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