I lavoratori di Trentino Trasporti non sono agnelli sacrificali

A seguito di quanto emerso sulla stampa in questi ultimi giorni circa la presunta apposita mancata raccolta dei richiedenti asilo ad una fermata dell’autobus di Marco, come USB non possiamo non intervenire in difesa di quei lavoratori che si sono sentiti discriminati e ingiustamente additati come razzisti.
Premesso che l’Unione Sindacale di Base prende le distanze, senza se e senza ma, da questo e da altri eventuali comportamenti non casuali e xenofobi precisando che per noi sarà la procura a sentenziare in merito e non la solita gogna mediatica e politica, rispetto ad altri che in maniera semplicistica o per scopi fini a se stessi hanno preso le difese o hanno condannato i lavoratori senza entrare nelle reali problematiche interne a Trentino Trasporti, USB intende denunciare le responsabilità di chi, schivandosi dal problema, addita quali capro espiatorio tutti i lavoratori di Trentino Trasporti, mettendo in atto sistemi di disinformazione e depistaggio utili a nascondere i reali problemi del trasporto pubblico e delle relazioni tra lavoratori, dirigenza e funzionariato politico.
Come USB intendiamo affrontare il problema alla radice a partire dal fatto che non è accettabile che i richiedenti asilo siano stipati in un ghetto come quello di Marco del tutto avulso dalla realtà che lo circonda e quindi foriero di possibili ulteriori manifestazioni di intolleranza
Trentino Trasporti, PAT e Comune nonostante fossero a perfetta conoscenza che gli autisti del trasporto pubblico operavano in una situazione difficile, in questi mesi non hanno assunto nessuna decisione finalizzata a far fronte ad una situazione complicata fatta di rapporti con persone provenienti da culture diverse e dove spesso il lavoratore si trova ad applicare regolamenti che stridono con la realtà dei fatti.
Per USB il trasporto pubblico, essendo un bene comune, deve essere di qualità, avvenire nel pieno rispetto di tutti, in completa sicurezza dei lavoratori e degli utenti. Queste sono le problematiche poste dai lavoratori di Trentino Trasporti sulle quali i vari responsabili del trasporto pubblico da troppo tempo fanno orecchie da mercante. Ed è per questo che USB nel respingere la “caccia alle streghe” di una certa politica non può accettare che i lavoratori siano assunti come capri espiatori di colpe che stanno in capo a chi ha responsabilità di governo, organizzative e tecniche.
Ci riferiamo al numero di corse, spesso insufficienti, ai regolamenti che non sono chiari e si prestano a più interpretazioni e quindi si chiede, in linea con le affermazioni pubbliche della presidente Baggia, di rendere obbligatorie le fermate su tutte le linee sia urbane che extraurbane, di potenziare il servizio e adeguarlo alle nuove esigenze di chi fruisce tale prezioso trasporto, ascoltando e accogliendo i consigli sia dei lavoratori che dell’utenza.
Per questo, come USB siamo intenzionati ad uscire da una logica perdente di piccolo cabotaggio per affrontare il problema del trasporto pubblico nel suo complesso senza per questo dimenticare le questioni sollevate dai cittadini di Marco e dei richiedenti asilo all’interno del campo di Marco, partendo dalle problematiche poste dagli autisti di Trentino Trasporti che riguardano il potenziamento delle linee di trasporto sempre più sfruttate, il sovraffollamento dei mezzi di trasporto molte volte oltre alla capienza consentita per legge, l’introduzione del controllore a bordo così da poter regolare al meglio i flussi dando pure risposta immediata all’esigenza dell’utenza o per dare supporto al collega in caso di difficoltà anche fisiologica, i limiti di nastro orario, l’assenza di bagni ai capolinea, spogliatoi non sempre a norma, fino al riscaldamento ed alla climatizzazione dell’autobus che non sempre sono funzionati.
Questa scelta, a nostro avviso, è l’unica che può evitare una guerra fra poveri evitando che le soluzioni siano dettate da logiche del facile consenso in vista del voto del prossimo ottobre per il rinnovo del Consiglio Provinciale.
TRENTO 04/04/2018
IL COORDINAMENTO USB DEL TRENTINO

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