I regali e le bugie della casta autonomista

11MARZO2014Il precedente Consiglio provinciale a trazione autonomista nell’ultima legislatura nel mentre si regalata una serie di privilegi d’oro senza vergogna e senza onore lanciava, per bocca del suo presidente, una campagna propagandistica sul cosiddetto “taglio ai privilegi”. Ci ricordiamo tutti gli articoli di stampa ed i servizi tv sulla nuova legge del settembre 2012 (tagli del 10%, la casta si riduce lo stipendio, basta coni vitalizi, ecc) e sulla destinazione di questi “risparmi” (circa 800 mila euro) ad un fondo destinato ai giovani.
Ora è emersa la verità e mentre da una parte si vendeva fumo in vista delle elezioni dell’anno successivo, quatti quatti i consiglieri hanno nascosto nelle pieghe della legge ben 50 milioni in vitalizi e 13 milioni di liquidazione per la passata legislatura.
Naturalmente il tutto va ad aggiungersi ad altri benefit come l’autostrada gratis, rimborsi spese forfettarie e gettoni di presenza.
Agevolazioni che vanno ad aggiungersi ad una retribuzione di 9800 € al mese.
Ma quello che più fa indignare è che questa casta a trazione autonomista ha letteralmente preso in giro i cittadini.
Nel mentre si regalavano vitalizi d’ora questa casta votava, in nome della spending review, aumenti delle tariffe pubbliche, dei trasporti, i costi della sanità, dell’istruzione e aumentava gli affiti per le case ITEA, manteneva il blocco dei contratti pubblici e tagliava le risorse per il lavoro e per l’assistenza sociale. Inoltre mentre le aziende delocalizzano lasciandosi dietro migliaia di licenziamenti, indifferente a questo dramma sociale il Consiglio votava per la costruzione del NOT (Nuovo Ospedale di Trento) e per il TAV/TAC privatizzando la sanità e sottraendo decine e decine di miliardi di risorse alla collettività.
Non solo, ricordo che la Provincia di Trento da una parte finanza la scuola privata e foraggia la speculazione urbanistica e dall’altra taglia le risorse per la scuola pubblica e riduce le risorse per le case popolari, lascia mano libera alle baronie ospedaliere, introduce i ticket sanitari ed esternalizza al privato la diagnostica. inoltre manca completamente una politica per i giovani (reddito di cittadinanza) che a causa di una precarietà dilagante si vedono costretti a subire i ricatti di un lavoro servile e malpagato o il ricatto della disoccupazione.
DICIAMO BASTA a questa politica autoreferenziale, poco trasparente, che legifera per garantirsi i suoi privilegi, approva norme che foraggiano i potenti e affamano cittadini e lavoratori. Portiamo in piazza la nostra indignazione contro questo furto di risorse pubbliche che sono uno schiaffo morale in faccia a tutti noi
MARTEDI’ 11 marzo 2014 – ore 10 – troviamoci in piazza Dante a Trento per far sentire la nostra protesta la nostra rabbia contro una politica di casta chi si regala privilegi e prebende rubando il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Questi signori restituiscano il maltolto.
Ezio Casagranda

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