Capitalismo e flexicurity

E’ singolare notare come nelle attuali condizioni di crisi economica causata dal capitalismo alcuni rappresentanti politici si ostinino a sostenere la necessaria riforma del mondo del lavoro. Qualcuno sostiene che i giovani non trovano lavoro perché chi ha ancora la fortuna di lavorare è un privilegiato, uno che non può lamentarsi. Se poi chi lavora è assunto a tempo indeterminato apriti cielo.
L’art. 18, l’unico barlume di speranza che impedisce al padronato di licenziare in maniera illegittima i lavoratori, resiste agli attacchi di liberali e riformisti, uniti nell’unico intento di “ammodernare” il diritto al lavoro degli altri. Ma ancora per poco: il governo Monti e il precedente governo Berlusconi ne hanno minato la base. Dopo la distruzione dell’art. 18 saremo tutti liberi di essere licenziati a discrezione del datore di lavoro. Ecco la parificazione di condizioni tra chi prima lavorava e chi un lavoro lo cercava: tutti licenziabili in qualunque momento.
La forza della classe lavoratrice ne risulta quindi indebolita e tutto questo va a vantaggio del padronato. La proposta di contratto unico di Ichino fatta propria anche da Dellai e Confindustria trentina, dove nessuno può dirsi certo del posto fisso, è il futuro che molti politici ed economisti auspicano. Ci saranno nuove opportunità di lavoro per i giovani e i disoccupati? Crescerà sicuramente la competitività fra lavoratori e aspiranti lavoratori e i procacciatori di manodopera avranno a loro disposizione massa grigia e muscolare da poter scegliere alle migliori condizioni.
Di chi? Del datore di lavoro, che sicuramente non ragionerà da buon padre di famiglia ma cercherà di cogliere il meglio al prezzo minore ovvero a discapito della forza lavoro. Creare divisioni fra i lavoratori è da sempre uno strumento che la classe padronale utilizza per poter controllare la forza della classe lavoratrice. Solo la classe lavoratrice forte e unita può determinare il proprio destino.
In un momento di crisi economica dove in più la classe padronale si sta muovendo per privatizzare lo stato sociale sottraendo quindi terreno all’universalità delle tutele di cui i cittadini hanno diritto, parlare di flexicurity, ovvero lavorare senza avere il posto fisso ma con la possibilità di trovare facilmente un altro impiego e di beneficiare di forti ammortizzatori sociali durante il periodo di disoccupazione, significa gettare fumo negli occhi del lettore e non avere il coraggio di affrontare la grande questione che sia i partiti conservatori sia quelli riformisti evitano: il conflitto tra gli interessi del padronato e quelli della forza lavoro, che nel capitalismo non troverà mai un punto di equilibrio. Nel capitalismo tutto ha un prezzo e quando tutto ha un prezzo anche la forza lavoro diventa merce in balia della crisi. Sta alla classe lavoratrice decidere di svincolarsi dal capitalismo.
I bisogni della collettività devono essere socializzati e garantiti dal settore pubblico; le norme che permettono il lavoro precario vanno eliminate perché tutti hanno diritto ad un lavoro a tempo indeterminato; le banche e le grandi industrie vanno pubblicizzate affinché i cittadini possano controllare il ciclo del credito e del debito e la produzione e distribuzione della merce e dei servizi. I grandi investitori hanno alimentato il debito pubblico e le banche hanno contratto debiti che dicono di non poter saldare: questi debiti se li paghino il padronato e le banche e lo stato non deve essere garante di questi debiti.

Mirko Sighel

Segretario del Circolo del Partito della Rifondazione comunista della Vallagarina

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Un commento

  • luciano

    …da Lilly Gruber una sedicente economista tale Kostoris è arrivata a proporre ai disoccupati di Termini Imerese se loro avrebbero lavorato al 40-50% pur di poter lavorare????COSE DA PAZZI!!!In ogni caso gli operai gli hanno risposto da par loro facendo sprofondare dalla vergogna “l’economista”!!!MA CHE VERGOGNA!!!MI CHIEDO PERCHE’ DELLA CRISI,DI CHI NON HA SOLDI NE DEVE PARLARE SOLO CHI PRENDE 10.000EURO E PIU’???Ma se questi dalla crisi non vengono neanche sfiorati come fanno a CAPIRE!!!!!!!!

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