Trento: “Coloriamo il futuro” dei precari a vita

Inps pensplanTrento: “Coloriamo il futuro”: il Presidente inaugura il primo laboratorio di cultura previdenziale per ragazzi.

Che in Italia ci sia bisogno di cultura e informazione nessuno lo nega, infatti durante le riforme del sistema pensionistico e dei contratti di lavoro (JOB ACT) si è assistito solo all’informazione di “regime”. Lacrime da coccodrillo per una riforma che di fatto posticipa all’infinito la tanto agognata pensione, assenza di scioperi generali da parte delle Organizzazioni Sindacali Confederali (CGIL; CISL UIL) contro Il Job Act, che di fatto cancella la dignità del diritto al lavoro.
I vari governi, più simili a regimi e non votati dagli italiani, hanno cancellato in poco tempo anni di lotte dei lavoratori per il diritto ad un lavoro dignitoso libero e tutelato per legge.
Gli stessi lavoratori, che siano pubblici o privati, sono stati costretti a vedere allontanarsi sempre di più il meritato riposo ( pensione) ormai senza una data certa, grazie alla speranza di vita introdotta dalla “Riforma Fornero”, che ironia della sorte continua ad aumentare, anche se statisticamente vi è una recessione nella speranza di vita.
Che dire allora ai nostri giovani, non certo quelli coinvolti nell’iniziativa, promossa dalla Direzione regionale Inps Trentino Alto Adige in collaborazione con l’assessorato alla Previdenza della Regione Trentino Alto Adige, alunni delle classi prime delle medie inferiori di Trento, che prima di affrontare il mondo del lavoro devono affrontare al “Buona scuola di Renzi”, ma quelli che non trovano una occupazione reale e sono costretti alla precarietà e salari da fame, oltre ai continui ricatti nel mondo del lavoro.
Forse il Presidente e i Direttori dell’INPS dovrebbero lavorare di più per migliorare la propria organizzazione del lavoro che ora li vede più come protagonisti di eventi mediatici che conoscitori delle realtà lavorative dentro e fuori dai propri territori e delle proprie Sedi.
Come USB Trentino abbiamo sempre segnalato le discrepanze e le dissonanze tra l’immagine e la realtà nel nostro territorio, ma non abbiamo avuto interventi concreti che vadano verso una casa di vetro, dove le istituzioni pubbliche intervengono in tutela dei cittadini/lavoratori contro gli abusi e le furbizie padronali. Anche all’interno dello stesso Ente previdenziale, oltre alla spartizione delle poltrone e iniziative di promozione degli stessi Direttori Generali, non si nota un cambiamento in positivo di trasparenza ed efficienza, ma un continuo aumento di carichi di lavoro con moniti disciplinari e sanzionatori verso chi è tutti i giorni è difronte ai “cittadini utenti “, sempre più irritati da un sistema pubblico incartato su se tesso.
Forse è meglio che Presidente, Direttori e Dirigenti si impegnassero di più per rendere efficiente, efficace e trasparente questo importante Ente, e con la voglia di TRASPARENZA facciano capire perché i cittadini italiani non possono più andare in pensione, quanti soldi sono stati risparmiati fino ad oggi, dove sono andati, perché gli ispettori di vigilanza non possono fare il proprio lavoro per recuperare le evasioni contributive, perché i Governi non separano al PREVIDENZA dall’ASSISTENZA e chi paga l’una e l’altra.
Quando avremo un Presidente e dei Dirigenti capaci di rivendicare autonomia dai governi e dalle Lobbi di potere, comprese quelle sindacali, avremo conquistato anche in Italia la vera DEMOCRAZIA.

USB TRENTINO A/A

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