La festa non si compra, si VIVE

Pienamente riuscito il presidio per la Domenica libera avvenuto questa mattina a Trento sull’angolo tra p.zza Duomo e p.zza Pasi con la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio, l’appoggio e l’aiuto di Rifondazione Comunista e del centro sociale Bruno. La Domenica non si compra, si vive.
1500 volantini esauriti in 2 ore (leggi il volantino)
153 firme raccolte per le petizioni indirizzate a Consiglio Provinciale e Organizzazioni sindacali per riflettere sul come la cosiddetta libera concorrenza sbandierata dal decreto Monti “salvaitalia” ha portato solo danni: sempre meno commessi, sempre meno assunzioni, sempre meno negozi, sempre più centri storici desertificati, sempre più centri commerciali che distruggono e cementificano il territorio, sempre meno tutele che garantiscano una umana conciliazione di tempi di vita e di lavoro con forti ripercussioni negative sul diritto costituzionale a godere di una esistenza libera e dignitosa, sul diritto costituzionale ad associarsi liberamente, a praticare liberamente la propria fede, a provvedere ai bisogni della famiglia, in estrema sintesi a socializzare.
Incontro coi giornalisti e con i passanti per sottolineare 3 cose fondanti la nostra protesta: 1, che la libera concorrenza sbandierata da Roma in realtà è una concorrenza sleale che uccide i piccoli negozi con i prodotti locali in favore delle solite multinazionali. 2, che il settore commercio è competenza di Trento e quindi non è vero che Trento non può fare niente, è vero invece che Trento può decidere a che condizione i commessi devono andare a lavorare (maggiorazioni, giorni di riposo settimanali, servizi di conciliazione). 3, che siamo di fronte al bivio dove da una parte abbiamo ritmi di lavoro serrati, fino a 13 giorni di lavoro consecutivi con turni che impegnano i lavoratori fino a 12 ore al giorno; dall’altra parte c’è la famiglia, il senso di comunità, di stare insieme, di reciproco aiuto che sono le uniche vere soluzioni a qualsiasi crisi.
Nessun incontro col sindaco di Trento Andreatta nonostante fosse stato invitato per tempo con lettera inviata in data 4 Dicembre con tanto di fax delle ore 15.13. Prendiamo atto che il sindaco di Trento non ha voglia di lavorare la Domenica.
Per il comitato dei lavoratori e delle lavoratrici del commercio

Francesco Calzolari, commesso, delegato UilTuCS

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