Cgil-Cisl-Uil concordano il blocco dei salari

Cgil Cisl Uil e Confindustria hanno firmato un patto per salvarsi a spese dei lavoratori: CONCORDATO IL BLOCCO SALARIALE
Lo scopo principale di Cgil Cisl Uil in una trattativa carbonara e slegata da qualsiasi rapporto con i lavoratori era essenzialmente difendere le proprie organizzazioni dalla loro crisi, incrociando così anche la Confindustria, non meno desiderosa di porre un argine alla continua emorragia di adesioni ed alla perdita di ruolo sul piano generale.
Con questo accordo interconfederale, si conferma e si rafforza il divieto a rivendicare e contrattare il salario strutturale ad ogni livello, demandando alla contrattazione aziendale la definizione di salario legato a obbiettivi, cioè variabile ed a termine. In altre parole il solo spazio di contrattazione consentito è quello del ricatto sulla prestazione in riferimento ai risultati d’impresa.
L’accordo in sostanza consegna alle imprese mano libera su salari e condizioni di lavoro. Siamo davanti ad un vero e proprio blocco salariale senza nessuna contropartita, se non appunto per le organizzazioni firmatarie. Un patto neocorporativo quindi, svincolato da qualsivoglia riflessione sulla situazione materiale attuale del lavoro.
Il patto firmato mette insieme due esigenze corporative. Da una parte Cgil Cisl Uil, considerata la scelta di praticare il sindacalismo della miseria, agiscono per impedire la concorrenza del sindacalismo conflittuale nel rapporto con i lavoratori. Dall’altra parte, le imprese pretendono che le buone condizioni che gli garantiscono Cgil Cisl Uil siano immodificabili e non possano essere cambiate con il conflitto. Un altro attacco violento al diritto di sciopero quindi che bisognerà vedere come verrà concretamente agito.
Cgil Cisl Uil Confindustria esprimono un unico punto di vista: quello delle imprese, a cui tutto è concesso e consentito. Con questo accordo è finita definitivamente la stagione delle piattaforme rivendicative costruite sui bisogni dei lavoratori. La contrattazione è svuotata di senso e valore, indifferente e contraria agli interessi dei lavoratori. Il rinnovo dei contratti nazionali diventa così un puro atto notarile, in cui il salario è predeterminato dall’Ipca.
Sono quindi tante le ragioni in più per organizzarsi fuori dal sindacalismo complice, entro il cui perimetro per i lavoratori non c’è alcuna risposta.

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato

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3 commenti

  • Ezio

    Bloccano i salari dei lavoratori per salavare i loro provilegi e mantenersi le poltrone nei vari enti bilaterali e fondi integrativi. E’ semplicemente vergognoso.

  • Saiani Aldo

    Il comportamento di CGIL-CISL-UIL non solo è vergognoso ma suicida.
    Il Sindacato è nato e si giustifica se difende il LAVORO in un rapporto dialettico e conflittuale con il CAPITALE
    Nel momento in cui un Sindacato si serve dei lavoratori, anziché servirli, per far sopravvivere la propria autoreferenziale organizzazione, la sua esistenza non ha più ragione d’essere.
    I Sindacati Conflittuali sono sclerotizzati e obsoleti, al pari dei partiti politici e anche di Confindustria.
    Non solo non sono piu’ utili, ma rappresentano un ostacolo per i diritti dei lavoratori.
    Assieme ai partiti politici costituiscono un SISTEMA corrotto e degenerato, giunto al capolinea.
    W i Sindacati di Base, i soli che difendono veramente i diritti dei lavoratori!

  • Saiani Aldo

    Errata corrige.

    I Sindacati Confederali sono sclerotizzati…

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