Tagli alla cultura e occupazione

Siamo i lavoratori esternalizzati della biblioteca comunale di Via Roma, coloro che con il loro lavoro, ormai da anni, fino ad oggi hanno permesso l’apertura della biblioteca stessa nelle ore serali (durante la settimana prendiamo servizio alle 17.00) fino alle 20.30, e nel pomeriggio del venerdì, così come nell’intera giornata del sabato.
Leggendo questa mattina le pagine dei quotidiani siamo rimasti stupiti al leggere le notizie positive riguardo al futuro economico e di bilancio della Biblioteca Comunale di via Roma che, da quanto scritto, sembra l’unico ente comunale a non subire tagli in questa fase ‘di magra’ del Comune di Trento.
Questo perchè, solo la settimana scorsa, siamo stati ricevuti dall’amministrazione comunale in vista dello scadere del presente appalto, per ricevere notizie sul nuovo appalto che partirà dal 2012, appalto che andrà a modificare il servizio offerto, ma senza aggiungere notizie positive per l’utenza, come si potrebbe dedurre da quanto letto sui giornali in questi giorni. Il nuovo appalto della
Biblioteca Comunale prevede infatti dei cambiamenti del tutto negativi per l’utenza e del resto forse anche peggiori per i lavoratori: la biblioteca comunale subirà infatti dei tagli consistenti nel suo
orario. La Biblioteca di Via Roma, che oggi offre il suo servizio ai cittadini dal lunedì al venerdì fino alle ore 20.30, servizio che come voi stessi avete scritto in precedenza, ha negli anni riscontrato
un grosso apprezzamento da parte del pubblico, con un costante incremento dell’utenza proprio e forse anche grazie a questa apertura serale, verrà da luglio 2012 fortemente tagliata visto che chiuderà alle 19.30. Un’ora di taglio giornaliera che va a toccare proprio le fasce meno fortunate dei lavoratori, coloro che non escono alle 17.00 dall’ufficio, come, solo per fare un esempio, buona parte dei lavoratori delle attività commerciali dello stesso centro storico. Un passo indietro non da poco rispetto all’ottica che ha da sempre contraddistinto il servizio biblioteche, fino ad ora teso ad offrire più ore d’apertura, anche negli orari meno comodi, alla propria utenza.
Va da sè che questo taglio influirà pesantemente sui lavoratori esternalizzati, lavoratori che già nell’estate scorsa hanno subito dei tagli ‘preventivi’ al proprio lavoro, con un abbassamento dei
livelli lavorativi per parte del loro orario di lavoro e con un conseguente calo della busta paga e che si ritrovano a pagare in prima persona i tagli attuati. Basti pensare che con i tagli promessi dal
comune, l’orario lavorativo proposto sarà per ben quattro giorni alla settimana di due ore e mezzo giornaliere per lavoratore, di certo un orario non sufficiente per permettere uno stipendio ed un conseguente livello di vita dignitoso. Il comune dalla sua pone sul piatto la partenza delle esternalizzazioni delle sedi periferiche, con un conseguente aumento delle ore di lavoro esternalizzate, come se questo fosse un controbilanciamento dei tagli attuati alla sede centrale e ai
suoi lavoratori. Ma da una parte ricordiamo che stiamo parlando di due servizi diversi, localizzati diversamente, e dall’altra ricordiamo che i due servizi operano nello stesso orario lavorativo, senza quindi essere alternativi l’uno all’altro, per l’utenza prima di tutto e per il lavoratori esternalizzati in un secondo momento.

La nostra lettera è quindi volta a rendere pubblico all’utenza quello che il comune le prospetta: i consistenti tagli previsti, elementi che per il momento ci pare rimangano nascosti dietro a dichiarazioni che sembrano voler sottolineare come la biblioteca comunale di Via Roma non subirà tagli e dall’altra a denunciare i tagli che il Comune va a fare contro una fascia debole come quella dei lavoratori esternalizzati, con un taglio che economicamente è esiguo e porta poco risparmio all’amministrazione pubblica; per calcolare il risparmio del comune basti pensare che lo stipendio netto orario che un lavoratore esternalizzato (siamo in larga parte laureati che conoscono una o più lingue straniere) percepisce in media si aggira intorno ai 6,00/7,00 euro orari.
Concludendo, mai come prima sentiamo il bisogno di rivolgere una richiesta di aiuto alla Provincia che ha dimostrato sempre un grande interesse nel mantenimento della qualità del servizio bibliotecario provinciale, che trova uno dei suoi perni proprio in una sede importante e fruita come quella di Via Roma, sede che, come si evince dai quotidiani di questi giorni, ha del resto una valenza provinciale che si vuole riconosciuta. Vista la gravità di quanto prospettato e l’urgenza necessaria di agire al più presto, essendo ormai a ridosso della pubblicazione del nuovo appalto, pubblicazione dopo la quale non sarà possibile fare più nulla per salvare il mantenimento dell’orario del servizio bibliotecario, stiamo quindi per chiedere in via ufficiale un incontro a chi di dovere in Provincia, cui sono stati chiesti ingenti fondi per evitare tagli in altre attività culturali importanti e vitali per la città di Trento, possa valutare di impegnarsi per fornire al comune i fondi, a nostro parere esigui rispetto a quanto richiesto per altri enti in quanto la cifra di cui si parla si aggira attorno ai 30.000 euro, necessari a salvare l’apertura di un servizio come quello della Biblioteca comunale di Via Roma, intervento che del resto andrebbe a confermare la sua attenzione nei confronti del servizio della biblioteca comunale di cui è dimostrazione il consistente investimento di euro150.000 circa come riportato dalla stampa, per l’attivazione del servizio di autoprestito, servizio, che tra l’altro, potrà essere meno utilizzato qualora la Biblioteca anticipasse l’orario di chiusura”.
A completamento di quanto detto da mesi ormai i lavoratori esternalizzati delle biblioteche di Trento e Rovereto attendono una risposta alla loro richiesta di un incontro con i vertici di Provincia, Comuni e SBT, per discutere di una piattaforma volta a regolamentare e tutelare i loro diritti di lavoratori e le loro professionalità.

I lavoratori esternalizzati delle Biblioteche Comunali e Universitarie di Trento

Trento, 22 novembre 2011

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