NEL 2017 IL SECONDO CONGRESSO NAZIONALE USB

usbcongSi svolgerà il 9, 10 e 11 giugno 2017 il Secondo Congresso nazionale della Confederazione USB.
I Consigli nazionali USB riuniti a Roma il 27 novembre scorso hanno deciso l’avvio del percorso congressuale che inizierà nei prossimi giorni con la definizione dei documenti congressuali, la loro approvazione da parte dei Coordinamenti nazionali e poi l’avvio delle Assemblee Congressuali sui posti di lavoro.
Seguiranno poi i Congressi provinciali, quelli regionali e a metà maggio quelli nazionali delle categorie del Privato, del Pubblico, dei Pensionati e di Asia.
Un Congresso che cade in un periodo di crisi che investe non soltanto l’economia e le condizioni di milioni di donne e di uomini che vivono in questo paese, ma anche la natura del tessuto sociale e le stesse istituzioni investite da una prova difficilissima che si è per fortuna conclusa con un sonoro NO al tentativo di sconvolgimento della Costituzione.
Una crisi che non è soltanto crisi italiana ma crisi internazionale, crisi alimentare, crisi ecologica e crisi nei rapporti politici e militari in quasi tutto il globo, con rischi di guerra generalizzata non più soltanto ipotizzati ma reali.
Ma questa fase rappresenta un passaggio storico che potrebbe rivelarsi anche ricco di cambiamenti positivi. Il NO del 4 dicembre è stato un NO di popolo che va oltre la riconferma del valore della Costituzione e va anche oltre la sconfitta politica di Renzi e delle misure economiche e sociali del suo governo.
E’ un NO che investe l’intera sfera politica e sociale del paese, che potrebbe aprire spazi nuovi e diversi per una ripresa generale del conflitto sociale e far intravedere la possibilità di un percorso di mutamento radicale della società.
Un Congresso che servirà a fare un bilancio del lavoro svolto in questi ultimi quattro anni e che si misurerà con le sfide del prossimo futuro, coscienti di rappresentare ormai una reale alternativa a cgil, cisl e uil e al loro modo di gestire il potere, un’alternativa costruita sulla partecipazione e non sulla “complicità” con governi ed aziende.
Siamo cresciuti, siamo più radicati nel territorio, siamo protagonisti ormai della maggioranza delle iniziative sindacali e sociali nel paese e a livello internazionale: tutto ciò ha creato molte più aspettative nei nostri confronti e siamo consapevoli che questo significa doversi assumere ancor più responsabilità di quelle di cui ci siamo fatti carico in questi ultimi quattro anni.
Lo faremo, lo facciamo già da oggi e le risposte che registriamo, come quelle del 21 e 22 ottobre, sono assolutamente positive e confortanti.
Ai nostri delegati, alle RSU, ai nostri rappresentanti, agli attivisti e a tutti coloro che ci sono vicini chiediamo di continuare a svolgere la loro attività quotidiana sui posti di lavoro, nei territori, nelle nostre sedi. A tutti i nostri iscritti chiediamo una sempre maggiore partecipazione perché soltanto la militanza e l’impegno in prima persona potranno assicurare uno sviluppo complessivo di USB adeguato alle necessità, la crescita della sua credibilità, della sua forza, per essere sempre più incisivi, determinati e determinanti.
USB Nazionale

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