Le nuove regole a favore delle grandi opere

Con le tre manovre finanziarie del 2011, con la legge di stabilità 2012,e con una parte del pacchetto dei decreti legge emanati fino all’estate del 2012 e il decreto-legge n. 83/2012 che è stato convertito il 7 agosto nella legge n. 134/2012 i Governi Berlusconi e Monti e il Parlamento hanno approvato – con l’occasione del forte colpo allo stato sociale – una serie di nuove regole per modificare i meccanismi attraverso cui in Italia vengono decise, progettate e soprattutto finanziate le infrastrutture strategiche.
La capacità di mobilitare risorse è un aspetto cruciale per quell’apparato di poteri che usa la costruzione delle “grandi opere” per spostare ricchezza dalla collettività a soggetti privati.
Conoscere quali sono e come si dispiegano alcuni degli strumenti per mobilitarle può servire a chi resiste per provare ad inceppare alcuni dei complicati ingranaggi che collegano la decisione su opere pubbliche sbagliate alla concreta possibilità di finanziarle e realizzarle.
Gianfranco Poliandri

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