Per la guerra e per le banche i soldi ci sono sempre…

Purtroppo non esiste un girone dantesco dove dovrebbero scontare la pena eterna tutti quelli che ci hanno portato a sperperare una pazzesca quantità di denaro, peraltro ancora da determinare con precisione, ma certamente non inferiore ai 20 miliardi complessivi per l’acquisto degli inutili F35.
Fra i traditori della patria senza dubbio perché hanno dissipato risorse preziose per il Paese in cambio di un “giocattolo” di guerra mediocre e inutile che non porta alcuna ricaduta tecnologica e appena un po’ di lavoro temporaneo solo per 1600 persone che saranno incaricate di costruire un’ala del caccia come succede alle colonie di serie c visto che gran parte della commessa iniziale è stata già da parecchi anni depistata verso la Turchia.
Ma anche tra i barattieri per le tangenti che certamente saranno passate in abbondanza per poter far passare una scelta del tutto irrazionale e persino antieuropea. E anche tra gli ipocriti, i ladri, i ruffiani, i fraudolenti e i falsari per tutte le menzogne che sono state dette al fine di far passare questa follia dalla quale peraltro si sono giù ritirati molti Paesi e dalla quale si ritirerebbe volentieri anche il Pentagono dove l’omertà tipica del sistema militar industriale viene sempre più spesso incrinata da dichiarazioni distruttive sulla sostanza dell’F35.
La Corte dei conti ha finalmente sollevato il sudario su questa operazione demenziale rendendo finalmente ufficiale il fatto che il costo di questi arei è raddoppiato nel tempo, che il programma è in ritardo di 5 anni a causa degli innumerevoli difetti di questo mezzo e che infine le ricadute di lavoro con quali un ceto politico infame ha ricattato il Paese, sono risibili rispetto a ciò che era stato prospettato. Del resto anche la diminuzione del numero di caccia da acquistare da 131 a 90 ha causato uno psicodramma nel Pd e soprattutto in Napolitano. Il loro agente a Roma, in veste di lobbista della Lockheed ha fatto di tutto per evitare che vi fosse un ripensamento su questa mattana, arrivando persino a convocare un fantomatico consiglio supremo di difesa per appoggiare la scelta degli F35.
Così ci sveneremo per acquisire il caccia più costoso della storia, che tuttavia e praticamente inutile anche nel caso che i difetti vengano risolti e largamente inferiore agli aerei con i quali dovrebbe scontrarsi .
Un ex alto responsabile del Pentagono ha detto che di fronte ai Sukhoi 35 ( peraltro è già in via di costruzione il modello di nuova generazione il Su T 50) l’unica chance per gli F 35 sarebbe fuggire o farsi difendere dai vecchi e buoni caccia tipo l’Eurofighter. Del resto in tutte le prove sul campo effettuate il Sukhoi 30 della precedente generazione ha sempre prevalso sull’ F35. Ma non si tratta solo di singole persone che infrangono il muro del silenzio: lo stesso Pentagono ha stilato 3 anni fa un rapporto sul caccia certificando in via ufficiale ciò che già si sapeva dai resoconti che si susseguono da anni senza che i vari governi italiani si siano sognati di bloccare l’acquisto:
Le prestazioni dell’aereo sono “immature” e dunque “inaccettabili” per le operazioni di combattimento.
Il costo della manutenzione è tre volte superiore alle specifiche richieste.
I test sull’affidabilità raggiungono a mala pena il 37% dei risultati e il 30% per il modello da portaerei
L’aereo è troppo pesante e lento
Il software è pieno di errori
Il sistema virtuale di guida con relativo e costosissimo casco fa vedere immagini incerte e traballanti
Temporali e fulmini mettono in serio pericolo l’apparecchio
E’ stato condotto a termine solo il 54% dei test previsti e il 21% di essi ha rivelato la necessità di rimettere mano al progetto
Ci sono stati pochissimi progressi nel rimediare ai difetti dell’aereo
E’ necessario comparare sul campo l’F35 agli altri aerei in dotazione delle forze armate Usa per chiarire se questo apparecchio non rappresenti in realtà un grosso passo indietro.
Quest’ultima prova è stata fatta più volte con risultati sempre favorevoli ai vecchi caccia. Ma qui è necessario chiarire una cosa che risulta evidente da quanto viene sostenuto, anche se non detto apertis verbis: non si tratta di qualche difetto che può essere corretto, ma proprio di un progetto sbagliato, messo a punto quando si pensava che le capacità stealth, ossia di relativa invisibilità ai radar, fosse la carta vincente del futuro e a questa caratteristica sono state sacrificate tutte le altre, ossia velocità, carico bellico, manovrabilità, autonomia di volo, affidabilità e facilità di manutenzione. Solo che nei vent’anni trascorsi dall’idea alla realizzazione i nuovi radar vedono gli F35 come in una televisore Hd (il Canada si è ritirato proprio per questo) rendendo perciò completamente sbagliato il progetto. Ecco perché dire come fa la Corte dei conti che ormai si sono spesi 4 miliardi ed è dannoso ritirarsi, è un pericoloso e ambiguo non senso.
Per fortuna che la ministra Pinotti ha le idee chiare su tutto questo ed esprime il suo favore all’acquisto con la chiarezza cartesiana dei totali incompetenti, quella stessa per cui questo personaggio compra mediocri blindati a costi di gran lunga superiori ai migliori carri armati del mondo: «… di fatto i cacciabombardieri servono perché, a parte che se tu hai delle truppe, dove c’è necessità di avere una difesa aerea, però potrebbe succedere che qualcuno decide di sparare… un missile magari… e potrebbe decidere, ormai ci sono dei missili che possono arrivare a distanze estreme, potrebbero decidere di volere, con quello, distruggere o… ehm… ovviamente creare, oggi purtroppo le armi sono micidiali».
In altri tempi si sarebbe tirata la catena. Ora siamo noi incatenati ai corrotti e agli imbecilli.
Fonte: L’antidiplomatico

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