Domani 30 marzo, Sciopero Nazionae TPL

trasportiA poche ore dallo sciopero nazionale del TPL, proclamato da USB per il giorno 30 marzo è utile ricordare i motivi dell’iniziativa messa in campo:
1)Tagli al welfare ed ai servizi attraverso la riduzione dei servizi offerti, aumenti delle tariffe e la svendita dei beni comuni, con milioni di euro pubblici dirottati verso privati.
2)Fermo restando che quando si attacca il mondo del lavoro o una parte di esso, i problemi e le possibili soluzioni devono essere patrimonio di tutta la classe dei lavoratori, ma le deleghe sul lavoro (Jobs Act) non sono un problema solo dei neoassunti, come qualcuno vorrebbe farci credere per il contratto a tuttele crescenti, ma interessano gran parte, se non tutti, dei lavoratori soggetti a cambio appalto(trasporti, servizi, etc etc)salvo casi particolari (come i passaggi di cantiere ex articolo 2112 c.c.)i quali sono facoltativi e non obbligatori. Ciò vuol dire che stiamo andando incontro ad un esercito immenso di lavoratori senza tutele.
3)I continui innalzamenti dell’età pensionabile(DPR del 28 ottobre 2013) della categoria aumentano il rischio di inidoneità alla mansione, con tutte le conseguenze del caso, essendo gli autoferrtranvieri non tutelati sotto questo aspetto, grazie anche agli accordi peggiorativi e la NON volontà nel volere affrontare il problema attraverso una seria politica di prevenzione estesa a livello nazionale che tenga conto delle condizioni dei mezzi e della viabilità, sia su gomma che ferroviaria. Inoltre, l’aumento dell’età pensionabile blocca il turn over di categoria.
4)Un CCNL scaduto da 8 anni e di cui, in un assordante silenzio, nessuno ne parla. Nessuno vuole ricordare che, circa otto anni fa, CGIL-CISL-UIL-UGL e CISAL, hanno letteralmente “FICCATO” gli addetti del settore nell’imbuto del contratto della mobilità e non riescono a venirne fuori. USB rivendica il CCNL nella piattaforma che ha presentato alle controparti ed al Ministero competente, ma le voci fuori dal coro non si ascoltano in questo paese.
5)Il testo unico sulla rappresentanza, firmato da CGIL-CISL-UIL-UGL e CISAL, aggrava questo panorama appena descritto perchè, per tutte quella materie enunciate dove deve esserci confronto con le organizzazioni sindacali, esso mette in condizioni la parti datoriali di scegliersi gli interlocutori sindacali, mortifica il diritto di sciopero, umilia il concetto di rappresentanza democratica e la possibilità di scegliere i propri rappresentanti da parte dei lavoratori, viola in più parti Costituzione Italiana e Statuto dei Lavoratori.
Aggiungiamo a questo un sonoro NO al DDL di riforma del TPL in discussione in Parlamento che non promette niente di buono; infatti le prime anticipazioni indicano che la strada che si vuole intraprendere è quella di continuare lo smantellamento del settore, con forti penalizzazioni sul fondo nazionale TPL per le regioni che non effettuano le gare e la liquidazione coatta per le aziende in rosso, oltre alla non garanzia occupazionale per gli addetti.
E’ ora che si riprendano le lotte vere per gli autoferrotranvieri, è ora di rivendicare quanto dovuto, difendere quanto conquistato, è ora di uscire dalle aziende e smetterla di pensare di poter difendere il proprio recinto!
Ritorniamo nella “corsia di lotta”!

LUNEDI 30 MARZO 2015, SCIOPERO NAZIONALE TPL

Presidio con assembela in piaza Dante a Trento dalle ore 11,00

USB lavoro Privato

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