Buon compleanno acqua.
E mentre a Roma il popolo dell’acqua si dà appuntamento insieme a Stefano Rodotà ed Ascanio Celestini in una pubblica assemblea a Montecitorio, a Trento Ugo Mattei partecipa in video conferenza alla seduta della Commissione Vigilanza del consiglio comunale sulla questione del servizio idrico di Trento.
«La rete idrica è demanio, non può essere comprata dal Comune perché è illegittimo che non sia già oggi in mano pubblica». Così il professor Ugo Mattei lo scorso 7 giugno sul quotidiano L’Adige di Trento, che sulla questione dell’acquedotto trentino – oggetto di una contestata manovra che vorrebbe l’esborso di 37 milioni di euro per la sua riacquisizione dall’attuale gestore privato Dolomiti Reti – è certo: non è possibile spendere soldi pubblici per acquistare l’acquedotto.
Mattei sarà domani in videoconferenza in Commissione Vigilanza alle ore 19.00, ascoltato come esperto in materia, per aiutare il consiglio comunale ad uscire da un empasse senza precedenti: sono mesi che minoranze e parte delle maggioranze si confrontano senza trovare una via d’uscita fra chi propone la costituzione di una Spa In House e chi la contesta per questioni soprattutto economiche.
Fra queste posizioni, la terza via è quella dei movimenti per l’acqua bene comune, appoggiata da alcuni consiglieri comunali di Verdi e Prc, che più volte hanno richiesto la costituzione di una azienda speciale e di un audit cittadino per decidere i termini della ripubblicizzazione dell’acquedotto. Posizione sposata da Ugo Mattei, che come estensore dei quesiti referendari, appoggia naturalmente i comitati referendari che si oppongono qualsiasi forma di privatizzazione delle risorse idriche.
Il Comitato Acqua Bene Comune del Trentino è pronto a manifestazioni nelle prossime sedute – pacifiche e colorate come loro abitudine – raccogliendo la possibilità di ricorrere al TAR per l’inconstituzionalità della manovra proposta: quella di ricomprare un acquedotto cittadino per 37 milioni di euro, manovra fatta passare come forma di ripubblicizzazione.
Uno snodo importante in una vicenda davvero travagliata, che vede le istituzioni finalmente costrette ad ascoltare chi il referendum lo ha davvero promosso e custodito. Una prima vittoria dei cittadini, una buona maniera di festeggiare il secondo anniversario del referendum Acqua Bene Comune.
A Roma per l’occasione, saremo tutte e tutti a Montecitorio per la costituzione dell’intergruppo dei parlamentari per l’acqua bene comune, a partire dalle ore 11.00 con un’assemblea pubblica, e a seguire, insieme a big come Rodotà e Celestini per sottolineare ancora che la maggioranza assoluta delle italiane e degli italiani, due anni fa, con un voto storico per l’Italia e per il mondo, si è espresso a favore della fuoriuscita dell’acqua e dei servizi pubblici locali da una logica di mercato e di profitto: un nostro voto che va rispettato, un voto che rappresenta un nuovo orizzonte politico e sociale di riferimento, quello dei beni comuni, della partecipazione, dell’alternativa al mercato come reale detentore dei valori della democrazia.
Leggi l’articolo di Ugo Mattei del 7 giugno scorso
Leggi il Comunicato stampa del Forum dell’Acqua
Comitato ABC Trentino
A Trento il centrosinistra continua a pensare su come aggirare il voto dei 17 milioni di italiani che due annoi fa hanno detto chiaramente che l’acqua deve essere totalmente pubblica, compresa la sua gestione.