Sciopero SAD: Crescono lotta e partecipazione

Quinta giornata di lotta per i dipendenti della SAD di Bolzano.
Grande partecipazione al presidio sindacale presso la stazione di Bolzano.
Oggi dalle 16,00 alle 18,00 i lavoratori hanno presidiano la stazione della autocorriere a Bolzano per portare la protesta nel cuore del trasporto pubblico su gomma e per spiegare ai ai cittadini le ragioni di una lotta che non riguarda solo il personale viaggiante della SAD ma il futuro del trasporto pubblico provinciale e come questo verrà organizzato e gestito da parte della Provincia.
Oltre l’80% con punte del 100% come a Cavalese i lavoratori e lavoratrici della SAD hanno incrociato nuovamente le braccia per chiedere il rispetto delle leggi, per dire No ad un nastro orario di 15 ore giornaliere ed alla disdetta dei contratti aziendali.
Una lotta che pone al centro non solo la sicurezza dei lavoratori ma anche dei cittadini che usano il trasporto pubblico.
Con il presidio in stazione delle autocorriere abbiamo voluto smentire pubblicamente le menzogne della direzione aziendale quando parla di salario oltre la media, di competitività e di altre questioni come la concorrenza di Busitalia.
Le modalità con le quali la SAD ha disdetto i contratti aziendali e fatto saltare il tavolo provinciale è la dimostrazione non solo di arroganza e protervia ma una scelta politica di voler essere i protagonisti di una riorganizzazione del trasporto pubblico locale fondato sulla compressione dei costi, dei diritti con conseguente riduzione dei salari e della sicurezza intesa come garanzie della messa a disposizione dei mezzi necessari, manutenzione, carichi di lavoro degli autisti, tempi accessori e orari di lavoro tali da garantire il massimo della sicurezza possibile.
Abbiamo voluto far presente che ogni volta che il personale viaggiante viene costretto a turni massacranti – come nel caso di un nastro orario di 15 ore consecutive – viene ridotto il grado di sicurezza anche del cittadino che usa il mezzo pubblico.
Abbiamo voluto spiegare che il lavoro di autista richiede, a differenza di altri lavori, non permette alcuna disattenzione in quanto ogni minima distrazione rischia di essere causa di grave incidente come pesanti conseguenze sul lavoratore e sui passeggeri.
Forte e partecipato è stato anche il presidio che ha visto, sciopero do sciopero, un crescendo di partecipazione dei lavoratori e questo dovrebbe far riflettere il signor Gatterer che ogni giorno che passa cresce nei lavoratori la convinzione che la battaglia che abbiamo intrapreso contro la disdetta degli accordi sindacali riguarda la dignità del lavoratore e la sicurezza del passeggero.
Una mobilitazione che chiama in causa anche la Provincia, dall’assessore Mussner al presidente Kompatscher i quali non possono limitarsi alle parole di circostanza ma devono scegliere quale trasporto pubblico costruire per i prossimi 10/15 anni.
Se vogliono seguire la strada intrapresa dalla SAD e quindi un trasporto su cui fare profitto riducendo costi diritti e sicurezza o un trasporto pubblico di qualità che rispetti i diritti e la dignità dei lavoratori del settore e garantisca uno standard elevato di sicurezza e qualità.
La PAT deve scegliere perché in gioco non ci sono privilegi, come sostiene qualche dirigente SAD, ma la qualità e la sicurezza del trasporto pubblico locale per il prossimo futuro.
I lavoratori e le Organizzazioni sindacali hanno scelto e la partecipazione agli sciopero e ai presidi informativi dimostrano che, anche se la strada sarà lunga, non siamo intenzionati a cedere alle logiche neo liberiste e di fine ottocento che ispirano le scelte SAD.
Al termine del presidio i lavoratori hanno deciso di proseguire la lotta con iniziative che sappiano coinvolgere maggiormente la città.
p. Usb Lavoro Privato
Ezio Casagranda

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Un commento

  • Saiani Aldo

    POCA INFORMAZIONE MOLTA PROPAGANDA.

    Stamattina al Giornale Radio 1 hanno dedicato un buon spazio allo sciopero SAD, dicendo che perfino Kompatscher ha dato il suo assenso, parlando di altissima adesione e di organizzazioni sindacali, ma in generale.
    Hanno fatto parlare Ezio Casagranda, ma senza fare il suo nome né quello di USB.

    Così all’ascoltatore non specializzato sembra che il succeszo vada ascritto ai sindacati tradizionali.

    A tal punto di manipolazione menzognera sono arrivati i responsabili RAI, che sono passati dalla corretta informazione alla propaganda surrettizia a favore dei complici dei padroni: CGIL, CISL e UIL!
    Usano le armi della selezione delle notizie e dell’ omertà, per compiacere i poteri di questa democrazia putrefatta.

    Da qui si può capire perché i Capitalisti della Finanza abbiano comprato quasi tutti i giornali, TV e Radio, e vogliano mettere sotto tutela anche Internet.
    Usano bene le loro armi.

    Noi usiamo ancora meglio le nostre:
    la presenza fisica nelle strade, manifesti murali, gazebo e tazebao, Rete e soprattutto l’insuperato dialogo interpersonale.
    Con la guerriglia nella giungla i vietcong hanno sconfitto l’impero Americano.
    Torniamo anche noi nella giungla.

    1. Resistere.
    2. Durare nel tempo.
    3. Rispondere colpo su colpo.

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