Rivoluzione Civile: Il voto che vale doppio

A proposito dell’appello degli intellettuali per l’autossuficienza del centro-sinistra. Ma si può ancora dar credito al PD?

Ho letto con un qualche stupore l’appello per il “cambiamento” sottoscritto da un gruppo di intellettuali , alcuni dei quali ( Rodotà, Ferrajoli ecc ) ho sempre apprezzato e stimato per l’impegno intransigente e coerente in tutte le battaglie più avanzate per la nostra democrazia.
L’appello ci invita a votare per il centro-sinistra e cioè per il PD o per SEL per consentire alla coalizione di centro-sinistra la formazione di un Governo autosufficiente (e cioè senza necessità di dovere fare i conti con il centro-desta dei moderati, cioè con Monti, ecc.) per il “cambiamento”.
Anzitutto questo appello mi disorienta perché io ho imparato proprio da alcuni autorevoli sottoscrittori dell’appello che il Parlamento è il massimo organo rappresentativo dei diversi orientamenti politici dei cittadini; i quali con il voto non eleggono un Governo, ma esprimono i rappresentanti del proprio orientamento politico.
Ma se ormai dobbiamo considerare superata, anche da parte di illustri costituzionalisti, la democrazia parlamentare ed acquisita la c.d. democrazia “decidente”, molto cara al PD e quindi accettare che con il voto non si eleggono più i nostri rappresentanti, ma si sceglie un possibile governo( per coerenza bisognerebbe proporre di modificare radicalmente la nostra Costituzione), io non posso non ricordare che la Costituzione è stata manipolata con il Titolo V dalla maggioranza di centro-sinistra, che il Governo D’Alema aveva formulato una proposta di modifica dell’assetto costituzionale che nei contenuti anticipava quella del 2005 di Berlusconi e bocciata dal Referendum popolare; io che mi occupo in particolare di scuola non posso non ricordare che, se i Governi di destra hanno distrutto la scuola pubblica, le prime forme di stravolgimento del sistema scolastico statale sono state realizzate dal centro-sinistra con il Ministro Berlinguer che, violando in modo palese la Costituzione, ha riconosciuto alle scuole private, in gran parte confessionali, la stessa funzione pubblica delle scuole statali e di conseguenza il diritto ai contributi pubblici ed ha declassato il ruolo istituzionale della scuola statale ( “organo costituzionale” la definiva Calamandrei) ad un servizio pubblico, organizzato sul modello dell’azienda e fungibile con quello privato.
Tralascio ogni considerazione sul sostegno del PD ( all’epoca PDS, dopo DS )alle c.d. missioni di pace, sulla colpevole distrazione in merito al conflitto di interesse, ecc. e da ultimo sull’accettazione degli accordi internazionali in materia di vincoli alla spesa pubblica e del cd equilibrio di bilancio, previsto in Costituzione
Il PD è un partito di destra? Certo che no, ma se al suo interno ci sono posizioni condivisibili, ci sono anche posizioni populiste e finanche di destra ( v. Renzi) che spingono il PD a guardare verso il centro.destra ( anzi a rappresentarne le istanze) ed a ridimensionare fortemente il ruolo di SEL.
Io penso quindi che un’autosufficienza del centro-sinistra senza una forza di sinistra, libera dai vincoli delle alleanze di Governo e portatrice degli interessi delle fasce più deboli della popolazione, con o senza Monti subirà fatalmente i condizionamenti delle logiche dei poteri forti ai quali il PD non è indifferente con conseguente ridimensionamento del ruolo delle sensibilità più avanzate a cominciare da SEL.
Una presenza forte in Parlamento di Rivoluzione Civile , che sia però capace di collegarsi alle lotte sociali e civili presenti nel Paese, può invece rilanciare i valori fondanti della Costituzione e può essere utile (poiché si parla tanto di “voto utile”) non solo per le fasce più deboli della popolazione, ma anche per quelle componenti di sinistra, presenti nel centro-sinistra ed anzitutto per la SEL.
Per questo Io stimo molto Rodotà, Ferrajoli, e tutti gli altri i firmatari dell’appello, ma per creare le condizioni di un effettivo cambiamento penso che si debba votare per Rivoluzione Civile (ed esigere da Rivoluzione Civile un concreto impegno per un cambiamento non solo della politica del Paese, ma anche del “fare politica”). Corrado Mauceri ( Sinistra per la Costituzione- Firenze)

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