Referendum: due firme per il lavoro
Martedì prossimo a Rovereto alle ore 20.30 presso la sala dell’Urban Center si terrà un’assemblea pubblica promossa da Rifondazione comunista, Sel, Idv, Verdi e alcuni rappresentanti della Cgil per discutere della campagna referendaria nazionale contro l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e contro la possibilità che le aziende possano derogare ai contratti collettivi nazionali di lavoro e alle leggi.
Se prima l’art. 18 dava ai lavoratori la possibilità di essere reintegrati a seguito di sentenza del giudice che dichiarava illegittimo il licenziamento da parte del datore di lavoro, ora con la legge Fornero dimostrare la manifesta illegittimità del licenziamento è molto più difficile con la conseguenza di perdere il posto di lavoro.
Con l’introduzione della derogabilità ai contratti nazionali di lavoro, le aziende hanno un potentissimo strumento di ricatto nei confronti dei lavoratori. Il contratto nazionale serve a tutelare la forza lavoro e a dare regole certe in tutto il territorio italiano mentre ora qualunque datore di lavoro può chiedere (leggi imporre data la forza ricattatoria) ai lavoratori deroghe che vanno per esempio dall’inquadramento professionale all’orario di lavoro, dalle modalità di assunzione alle mansioni da svolgere.
Partecipano all’assemblea Ezio Casagranda, portavoce di Alternativa per i beni comuni; Francesco Porta, segretario provinciale di Rifondazione comunista; Nicola Nicolosi, segretario nazionale della Cgil; Salvatore Smeraglia, segretario regionale Idv, Julka Giordani di Sel e Maurizio Migliarini dell’esecutivo provinciale dei Verdi del Trentino.
Mirko Sighel PRC Trentino