Mercatone uno: reintegrato il lavoratore licenziato

LAVORATORE REINTEGRATO DOPO ESSERE STATO INGIUSTAMENTE LICENZIATO DA MERCATONE UNO

Un dipendente del punto vendita di S.Michele all’Adige del Mercatone Uno ha vinto la causa davanti al Tribunale del Lavoro di Trento dopo che la ditta lo aveva licenziato perché accusato ingiustamente di ammanchi di cassa. La storia ha inizio il 10 novembre scorso quando il lavoratore si accorge che nella propria cassa mancano circa € 500, ammanchi di cassa si erano già verificati nel passato. Di fronte ad una cifra non certo indifferente il lavoratore chiede subito di far intervenire la polizia per la denuncia e la verifica di quanto accaduto, ma tale richiesta viene rigettata dai superiori con la motivazione per cui si sarebbe potuto creare uno scandalo. Il 21 novembre Mercatone Uno spedisce al lavoratore una lettera di contestazione, con la quale gli vengono contestati diversi ammanchi tranne quello del 10 novembre. Il 10 dicembre arriva il licenziamento. Al lavoratore arriva la solidarietà dei colleghi che lo informano anche che dall’inizio di dicembre altri 8 colleghi sono contestati per ammanchi di cassa e che l’azienda aveva distribuito sanzioni da un’ora a 4 ore di multa. Il lavoratore, assistito dal suo legale di fiducia avv. Antonella Facci Bacchi Mellini, aveva fatto ricorso contro l’ingiusta decisione del licenziamento, e la sentenza depositata il venerdì della scorsa settimana gli ha dato ragione. Il giudice Flaim ha disposto il suo immediato reintegro nella sede di lavoro e condannato l’azienda al pagamento di tutti gli arretrati e contributi previdenziali.

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