Quando lo scolaro supera il maestro

trasportoAbbiamo appreso dello scandaloso documento di condivisione che la Dirigenza della TTE, i sindacati CGIL, CISL, UIL e ORSA ed alla presenza dell’assessore ai Trasporti Gilmozzi e il dirigente del servizio trasporti pubblici della PAT Andreatta hanno stipulato.
Il documento, che dopo il Referendum potrebbe diventare un accordo vero e proprio, prevede un accordo vergognoso; infatti, trasformazione in tempo di lavoro dei 24 minuti dell’istituto di agente unico, la riduzione, nei servizi extraurbani, del tempo di pulizia dei mezzi che passerà da 30 a 25 minuti, nessun aumento salariale nei prossimi anni, limite ai turni spezzati, definizione dei sinistri con danno al mezzo oggetto di rivalsa verso i lavoratori (escluse le colpi lievi).
Ma oltre i contenuti negativi, di cui ci riserviamo di analizzare nel dettaglio appena in possesso dell’accordo completo, da subito ci vengono spontanee due domande:
La prima: l’accordo che prevede un peggioramento delle condizioni lavorative con la promessa di non fare l’appalto del servizio. Ci chiediamo non fare l’appalto è una libera scelta della provincia o questa giunta provinciale a fronte della rinuncia di diritti da parte dei lavoratori è forse disposta a violare la legge??
La seconda: Ma se la concessione è una libera scelta perché ricattare i lavoratori?? Se non è una libera scelta perché si è disposti a violare la legge solo se i lavoratori rinunciano a salario e diritti??
In questo accordo l’azienda chiede ai lavoratori di lavorare 10 minuti in più come in Fiat ma con una “piccola differenza”, in Fiat i 10 minuti di lavoro vengono retribuiti mentre il TT sono gratis. Per questo si può dire senza paura di smentita che l’allievo (Trentino Trasporti) abbia superato il maestro (Marchionne) e quindi ci sorge forte il dubbio che il manager Fiat il 1 giugno sia venuto al festival dell’economia, non per insegnare, ma per imparare le tecniche della dirigenza di Trentino Trasporti Esercizio SpA.
Inoltre ci chiediamo come mai il Referendum sia stato fissato in data 11 luglio 2014, mentre molti lavoratori e lavoratrici sono in ferie?
Infine un’ultima considerazione questo accordo aumentando il tempo guida sottopone i lavoratori a maggiore stress con il rischio che aumentino i rischi di incidenti e quindi questo accordo avviene anche a scapito della sicurezza dei cittadini.
Nei prossimi giorni noi intendiamo organizzare una pubblica assemblea informativa per i lavoratori e le lavoratrici di Trentino Trasporti ma anche aperta ai cittadini perchè il diritto e la sicurezza del trasporto pubblico ci riguarda tutti
USB e SBM ci sono e lottano assieme a voi.

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Un commento

  • paolo serafini

    Secondo l’Assessore ai Trasporti Gilmozzi il “documento d’intesa” siglato fra Provincia, Trentino Trasporti e le “sottomesse” sigle sindacali è un risultato positivo per tutti. Aumentare la produttività dei lavoratori senza un centesimo di aumento e garantire l’affidamento in house fino al 2018 sarebbe un risultato positivo. Certo! Ma solo per chi trae interesse economico dall’affidamento. Ovvero alla lobby aziendale i cui compensi in tempi di spending review gridano vergogna e all’incredibile numero di impiegati (120, 1 ogni 9 lavoratore).
    A pagare il prezzo di questo costoso carrozzone sono appunto gli autisti ai quali poco interessa che il trasporto pubblico locale vada in gara. Per l’autista infatti, tutelato da un contratto nazionale di lavoro, poco cambierebbe. Le cose invece cambierebbero per quella lobby e quella schiera che con l’avvento di un privato si vedrebbe dimezzata sia nell’organico che nei compensi.
    Un’accordo di intesa che ha messo a nudo le potenzialità del sindacato che ha dimostrato di non avere alcuna parola in capitolo se non una fantozziana presenza e posizione di sottomissione politica. Spero solo che gli autisti aprano gli occhi, non si facciano come sempre “fottere” dalle lagnose e false melodie dei rappresentanti e convinti boccino al referendum tale spregevole intesa che va palesemente contro i loro interessi. Il comparto autisti (800) è il tronco di un’albero. E quando un’albero si deve tagliare solitamente si inizia dai rami. La dignità del lavoratore va difesa e l’ingiustizia politica protesa ad interessi di parte va contrastata. Il referendum è un’arma importante e decisiva.
    Autisti fatevi valere se non volete essere schiacciati!

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