TT: proposta inaccettabile

Questa proposta va respinta

E’ arrivata la “proposta” dell’azienda in merito al rinnovo del contratto aziendale e nel leggerla ci lascia basiti la pretesa di scambiare qualche euro con un aumento dello sfruttamento, pardon produttività e ciliegina sulla torta una proposta per aggirare la sentenza dell’agosto 2018 del Tribunale di Trento cancellando per via contrattuale il diritto a fruire dei 24 minuti ad agente unico.

Anche alla luce della grande partecipazione allo sciopero dello scorso 17 gennaio, per noi quella proposta non è accettabile e nemmeno emendabile; va respinta al mittente chiamando il Presidente Fugatti ed il Dirigente Andretta alle loro responsabilità.

Adesso è ora che alle promesse elettorali seguano i fatti.

Non ci possiamo accontentare della famosa “pacca sulla spalla”, ai lavoratori del TPL va riconosciuta economicamente e normativamente la loro professionalità.

Dal documento emerge solo la prepotenza aziendale nel voler imporre una riduzione dei costi agendo esclusivamente sulla leva del lavoro.

Nessuna proposta concreta che vada nella direzione di un servizio efficiente e di qualità (rientro delle linee e servizi esternalizzati con buona pace per il signor Laner) e che sappia guardare oltre l’interesse immediato per dare una visione d’insieme del TPL.

Se la PAT vuole maggiore efficienza e qualità questa non va ricercata nell’aumento dell’orario di lavoro e/o nella maggior saturazione dei turni, ma deve intervenire sulla viabilità per una città a misura di TPL e avviare un percorso che porti ad un unica società regionale in house per la gestione del servizio del TPL.

Una scelta che avrebbe il pregio di ridurre i costi partendo dai vertici (riduzione dei C.di A. e dirigenti vari) ed avere un’azienda regionale che dal punto di vista organizzativo e dimensionale sia in grado di far fronte agli appetiti di tante azienda limitrofe che intendono fare spesa in loco

Questa è la sfida che noi intendiamo lanciare alla Direzione di Trentino Trasporti ed alla politica come condizione per evitare che il TPL sia privatizzato anche in Trentino e che la ricerca del profitto renda marginali qualità e sicurezza del trasporto pubblico locale.

USB Trentino – Trasporti

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