Trentino e sanita’ integrativa

Alternativa per i Beni Comuni vuole portare a conoscenza di tutti i lettori i contenuti del protocollo d’intesa firmato a livello provinciale qualche mese fa riguardante l’istituzione della “sanità integrativa” in provincia.
Su questo tema il dibattito interno alla Cgil trentina è stato pari a zero mentre, speriamo, che la lettera inviata da Gianni Rinaldini – da coordinatore dell’area la Cgil che vogliamo – alla segreteria della CGIL Nazionale in merito alla firma da parte della CGIL Trentina di tale intesa possa riaprire una franca e libera discussione all’interno della Cgil e della pubblica opinione sui temi della sanità. .
Questa intesa rappresenta un salto di qualità nell’accettazione di fondi che nei fatti vanno a ricoprire un ruolo che dovrebbe essere proprio della struttura pubblica.
Non deve sfuggire che questa intesa riguarda tutti i cittadini (con quale mandata ha agito il sindacato??) e parla esplicitamente di “sussidiarietà” ricopiando (male!!) la filosofia del modello lombardo che delega alle strutture private il soddisfacimento delle prestazioni sanitarie. (Leggi S. Raffaele).
Anche questo è figlio dei tempi di una degenerazione politica dovuta all’assenza di un vero confronto interno all’organizzazione, che vede la CGIL sempre più a traino delle politiche della giunta provinciale sacrificando così importanti principi e valori storici che sono stati alla base della storia e delle lotte della Cgi.
L’universalità dei diritti, a partire da quello della salute, è sempre stata per la Cgil un valore non negoziabile.
Purtroppo, dobbiamo constatare che da parte della Cgil la perdita di autonomia e dei principi come l’uguaglianza e la solidarietà riguardano tutta l’organizzazione. Infatti mentre a livello nazionale è divenuta prassi firmare accordi e contratti che escludono i nuovi assunti dai benefici economici e normativi, in Trentino si usa l’autonomia per rompere la solidarietà del mondo del lavoro e mettere in discussione l’universalità del sistema sanitario pubblico.,
In questa filosofia si comprende come mai in Trentino sino ad oggi, la CGIL non ha proclamato neppure mezzora di sciopero contro i provvedimenti del governo Monti.
Ezio Casagranda

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Un commento

  • Guido

    A proposito di CGIL…..Cosa vi apsttavate dall’azione politica di uno esponsorizzato CGIL ex segretario, da un certo B. Dorigatti critico in piazza delle politiche Delaiane e poi eletto così ben inserito nel sistema da sembrare l’ombra del Prinipe Lorenzo.
    A mio parere da quel ragazzo, vestito per burla da ricco con cilindro in mutande, in una manifestazione sindacale non c’era molto da aspettarsi, chi lo ha sostenuto e magari votato si dovrà ricredere. Forse quella volta il suo non era un travestimento ma un suo desiderio.

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