Trasporto pubblico: efficiente e gratuito

Si è svolta ieri, presso la camera di commercio di Trento,  l’assemblea pubblica organizzata dall’associazione “Amici del trasporto pubblico” dove erano stati invitati i candidati presidente della Provincia di Trento alle prossime elezioni per discutere di mobilità e trasporto pubblico.
Erano presenti Rifondazione, Progetto Trentino, Sel, M5S, Forza Trentino e il Centro sinistra rappresentato da Ugo Rossi.
La discussione introdotta da Antonella Valer a nome dell’associazione ha toccato i temi principali del trasporto pubblico e delle problematiche ad esso collegate a partire dalla tutela del lavoro, dell’utente e della necessità di arrivare ad un piano provinciale per il trasporto pubblico in Trentino che affronti il tema della moratoria sulla costruzione di nuove strade.
Temi come le esternalizzazioni, l’aumento delle tariffe, il processo di privatizzazione strisciante in essere, la gestione in house di Trentino Trasporti, precarietà e sicurezza del lavoro e rapporto fra gomma e rotaia, la disparità di trattamento tra autisti di Trentino Trasporti e gli autisti del settore dell’autonoleggio trattati come lavoratori di serie B dalla P.a.t., il rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori di Trentino Trasporti e le nuove forme di mobilità (car-sharing, car-pulling, bicicletta, ecc.) hanno occupato il dibattito della serata.
La posizione espressa da Ezio Casagranda, candidato presidente per il partito della Rifondazione comunista, è stata chiara su alcuni aspetti fondamentali: costi e sicurezza.
Per Rifondazione è fondamentale affrontare il tema trasporti partendo da una scelta di fondo: ritenere il trasporto e la mobilità non solo come un costo ma come diritto di ogni cittadino e quindi i criteri guida non possono essere i costi ma la sicurezza, l’universalità, l’efficacia e la gratuità.
Abbiamo quindi rilanciato la proposta della gratuità del trasporto pubblico come avviene in tante città europee come scelta di fondo per fare del trasporto pubblico lo strumento principale della mobilità.
Per noi le risorse necessarie vanno ricercate nel tesoretto dell’A22 (oggi ammonta ad oltre 500 milioni di euro), che quindi non va utilizzato per finanziare un’opera come il TAV, che è devastante dal punto di vista ambientale, costosa (stime indipendenti indicano in circa 60 miliardi di euro) ed inutile perché la produzione di sta orientando verso le politiche del KM0 e dal punto di vista occupazionale è poco rilevante.
Quello che serve al Trentino non sono opere gigantesche come il Tav o Metroland (altro progetto della giunta uscente) ma un’integrazione corretta fra gomma e rotaia, la definizione di un trasporto che sappia affrontare le questioni della mobilità nelle valli e nelle periferie del Trentino, potenziando la rotaia, potenziando l’esistente e riprendendo in considerazioni vecchi tracciati.
Quindi noi siamo pienamente in sintonia con la proposta dell’Associazione amici del trasporto pubblico non solo nel definire il trasporto pubblico un “bene comune” ma anche nel definire un piano del trasporto pubblico che preveda una moratoria per 10 anni sulla costruzione di nuove strade.
Altro tema importante è stato quello della sicurezza intesa come sicurezza di chi lavora nel trasporto ma anche dei viaggiatori. Per questo abbiamo proposto che il trasporto pubblico sia interamente pubblico esprimendo la nostra totale contrarietà alle logiche della “competitività” che in questo settore non solo viene utilizzata come forma di pressione inaccettabile sui lavoratori ma rischia di ripercuotersi sulla sicurezza dei mezzi e quindi dei lavoratori e degli utenti.
Come Rifondazione condividiamo la contrarietà espressa dai lavoratori del trasposto pubblico presenti in sala alle nuove e vecchie forme di privatizzazioni in atto nel settore del trasporto pubblico, che Ugo Rossi ha riproposto come “Le necessarie sinergie per migliorare la competitività”.
Infine, ma sicuramente non per importanza, abbiamo rilanciato la necessità di definire forme nuove di partecipazione dei lavoratori e degli utenti alla gestione ed alla definizione degli obiettivi del trasporto pubblico. Sosteniamo la proposta di un parlamentino composto da rappresentanti dei lavoratori e degli utenti, eletti direttamente dai lavoratori e dai cittadini e revocabili immediatamente.
Gratuità, efficacia, capillarità, puntualità e partecipazione diretta per Rifondazione sono i cinque pilastri per dare al Trentino un vero sistema di trasporto pubblico in grado di dare concretezza al diritto alla mobilità di ogni cittadino a prescindere dalla sua condizione sociale.
Ezio Casagranda – candidato presidente nella lista di Rifondazione comunista

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