Tav: ultime notizie dal fronte

Tunnel del Brennero: ultime notizie dal fronte

L’eroica resistenza dei cittadini della Val di Susa dimostra che si può fermare il “mostro” delle TAV e delle grandi opere che in nome di un progresso inesistente vuoler saccheggiare il nostro territorio e le nostre tasche.
Non solo la TAV in Val di Susa, ma il ponte di Messina o il tunnel del Brennero sono opere inutile, costose e dannose per l’ambiente e stando a quanto successo in val di Susa anche per la stessa democrazia.
Militarizzare un’intera valle per garantire il profitto di pochi (costruttori & c.) è un atto di violenza contro i cittadini e contro la democrazia intesa come partecipazione dei cittadini e delle comunità alle scelte complessive che cadono sulle loro teste.
Ma non solo, questo Governo è responsabile non solo di aver usato l’esercito (pagato da noi) contro la protesta pacifica di migliaia di cittadini contro la TAV ma anche di aver occupato l’area, distrutto il sito archeologico della Maddalena, hanno recintato l’area del cantiere in una specie di prigione all’aperto.
La manifestazione pacifica e partecipata di fine luglio alla quale erano stati diffidati a partecipare i sindaci dell’area PD per paura di incidenti (che naturalmente non si sono verificati) dimostra che non regge la scelta di Maroni di militarizzare per decenni una valle pur di fare un’opera che, anche a Bruxelles, trova sempre meno sostenitori e senza contare che l’Italcoge è ora fallita e quindi i tempi si allungheranno oltre il previsto.
Purtroppo la TAV/TAC non fa danni solo in Val di Susa ma questa logica perversa che il progresso richieda un aumento delle merci trasportati riguarda anche il Trentino Alto Adige dove è prevista la quadruplicazione della ferrovia con 180 Km di galleria dal Brennero a Verona. Un’opera tanto faraonica quanto inutile.
“…La TAV si farà e il progetto non è discutibile..” ha ribadito Dellai, aggiungendo poi “…eventualmente si può parlare di coinvolgimento delle istituzioni nelle eventuali politiche di mitigazione”.
Noi siamo convinti, e con noi anche molti tecnici ed economisti, che una simile opera sia inutile e dannosa. Inutile per ridurre il traffico dei TIR sull’A22 e sicuramente dannosa ed impattante per l’ambiente della nostra regione e di Trento in particolare.
180 km di galleria nella tratta da Verona al Brennero non sono bazzecole. Significano forti rischi per le falde acquifere, significherebbe trapanarle, ferirle nel loro cuore, ben sapendo qual è oggi il valore dell’acqua, significherebbe disagi trentennali per migliaia di cittadini trentini e sudtirolesi che subirebbero polveri, traffico, rumori, vibrazioni per parecchi anni, inoltre significherebbe sperpero di denaro in un’opera faraonica senza risolvere i reali problemi di mobilità dei cittadini delle valli e il traffico di TIR sull’autostrada.
A nessuno sfugge che le Province di Trento e di Bolzano – se volessero – potrebbero esprimere una volontà tale da costringere Stato italiano e CIPE a ritornare su quanto stabilito, chiudendo la questione come è già avvenuto per esempio tempo fa in Alto Adige con l’assurda idea dell’autostrada di Alemagna o in Trentino nel 2003 con il progetto di RFI per la nuova ferrovia in destra d’Adige. Se non lo fanno è perché vogliono la realizzazione dell’infrastruttura anche in prima persona”. (Gianfranco Poliandri 23-9-2009).
Come usa fare spesso il presidente Dellai, in assenza di contraddittorio, cerca di nascondere le sue responsabilità su un’opera così impattante per il territorio Trentino.
Noi vogliamo dare un contributo di informazione ai cittadini pubblicando un’importante e veramente completa ricerca e analisi della TAV sull’asse del Brennero. (C.Campedelli e G. Poliandri) 
Una ricerca che dimostra oltre ogni ragionevole dubbio la sua inutilità per la comunità e la sua pericolosità per l’ambiente ed il futuro nostro e dei nostri figli.

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