Sait: Dopo i licenziamenti la disdetta del contratto aziendale

LA SCUOLA SINDACALE DELLA CONCERTAZIONE, DELLA RASSEGNAZIONE E DEL TERRORE INVERSO HA DATO I PROPRI FRUTTI Lo avevamo detto! CGIL, CISL e UIL nelle assemblee “blindate” a Noi vietate, ci additarono per utopisti, idealisti, scontrosi e irrazionali. A quanto sembra invece fummo più che razionali addirittura veggenti, basta rileggere ogni Nostro singolo comunicato di denuncia e di alternativa all’accordo esuberi […]

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Progettone e le nuove convergenze parallele

Abbiamo letto sulla stampa locale dell’accordo raggiunto fra Cgil, Cisl Uil e Federazione Trentina della Cooperazione sul tema dello scatto di anzianità dei lavoratori del Progettone. Questo accordo viene presentato alla stampa come una conquista ma, se guardiamo bene, la questione si presta molto ad essere vista come “una mancia elettorale” da parte della PAT (durata limitata) e un tentativo […]

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Mattarei, Progettone e coerenza sindacale

LA PRESIDENTE MATTAREI NEL MIRINO DI CHI HA VENDUTO CARA LA PELLE DEI LAVORATORI IMPIEGATI NELLE COOPERATIVE. I lupi perdono il pelo ma non il vizio. Sembra proprio che l’elezione di Mattarei alla presidenza della Cooperazione Trentina e la parificazione del proprio indennizzo a quello del suo predecessore abbia dato occasione alla triplice (CGIL, CISL e UIL) di poter scaricare […]

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Sait: 80 licenziati e maggior sfruttamento

Purtroppo, come era nelle previsioni il natale 2017 ha riservato un brutto regalo per i lavoratori del Sait di Trento: 80 licenziati e maggior sfruttamento per chi resta. Un brutto accordo arrivato dopo una finta trattativa, con scioperi (pochi) e spot, finalizzati a rivendicare, non il ritiro dei licenziamenti, ma un piano sciale da parte della PAT e della Federazione […]

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Sait: lottiamo per il Contratto di solidarietà

Sait: l’unico vero piano sociale si chiama CONTRATTO DI SOLIDARIETA’ Domenica 8 ottobre 2017 i giornali locali riportavano la notizia che Sait ha deciso di anticipare, rispetto all’accordo della scorsa primavera, la procedura di mobilità per 116 lavoratori. Una scelta inaccettabile dal punto di vista sociale, moralmente riprovevole dal punto di vista politico in quanto scarica sui lavoratori i costi di […]

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