Sciopero sindacati di base: No alla cancellazione dei diritti

Continua la lotta contro la riforma Formero e contro il governo della Banche al servizio degli interessi tedeschi e della speculazione internazionale.
Dopo le proteste al Festival dell’economia e lo sciopero della Filcams e della Fiom venerdì 22 giugno nell’ambito dell’iniziativa di sciopero nazionale il sindacato Multicategoriale e lo Slai Cobas di Trento hanno proclamato una giornata di sciopero con presidio davanti al Commissariato del governo.
Come Alternativa per i Beni Comuni abbiamo aderito a questa giornata di lotta convinti che, oggi più che mai, è necessario mantenere alta l’iniziativa di lotta contro le scelte antipopolari di questo governo che è sempre pronto a trovare centinaia di miliardi per salvare le banche, ma non trova un centesimo per salvare famiglie e lavoratori dalla crisi e per introdurre il reddito di cittadinanza ma anche contro le politiche del governatore Dellai che sperpera denaro per la costruzione di grandi opere, inutili e dannose, mentre taglia i finanziamenti alla sanità, al progettone, per la formazione e per l’occupazione.
Di seguito riportiamo il comunicato emesso dai due sindacati in occasione della manifestazione di venerdì.
La redazione
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Il 22 giugno 2012 il sindacalismo di base ha proclamato uno sciopero nazionale contro la liberalizzazione dei licenziamenti, la riduzione e lo stravolgimento delle già misere tutele per i lavoratori licenziati ed in mobilità, l’introduzione del vincolo del pareggio in bilancio nella costituzione, la previsione di centinaia di migliaia di “esodati” nel pubblico impiego e l’introduzione di nuove inique tasse come l’IMU e l’incremento previsto dell’IVA.
Il governo Monti continua e peggiora la politica antioperaia ed antipopolare dei governi precedenti che già, precarizzato e flessibilizzato il lavoro, accentuato l’attacco alle pensioni ed ai servizi sociali pubblici e messo in cantiere sia la contro-riforma del lavoro e che, come nel caso del precedente governo Berlusconi avevano anche, con l’odioso decreto sul federalismo fiscale 14 marzo 2011, art. 7, sancito l’introduzione dell’IMU. IMU contro cui solo adesso si scaglia la Lega Nord, in modo ovviamente furbesco e demagogico.
Monti non potrebbe fare quello che sta facendo senza l’appoggio diretto o indiretto dei sindacati confederali, basti pensare che la stessa CGIL ha persino rinunciato ad un già previsto sciopero generale per  Per questo motivo non si può pensare ad una reale opposizione al governo Monti, allo strapotere ed all’arroganza della FIAT, del capitale finanziario “nazionale” ed europeo, delle grandi e medie imprese, delle centrali cooperative e delle pubbliche amministrazioni, senza andare a costruire un nuovo sindacato dei lavoratori capace, a partire dai posti di lavoro, di sviluppare la resistenza e l’opposizione dei lavoratori.
Il Sindacato di Base Multicategoriale e lo Slai Cobas del Trentino hanno dato vita ad un patto federativo per favorire anche nel Trentino il processo della costruzione di un sindacato di classe, lo sviluppo dell’opposizione dei lavoratori al governo Monti e la formazione di una vera opposizione alla giunta Dellai che privatizza i servizi, regala soldi alle banche ed alle imprese e lascia senza tutele migliaia  di lavoratori e lavoratrici che si riprovano ormai senza la possibilità di un’occupazione minimamente dignitosa. In questo quadro, per supportare questo percorso di opposizione, il Sindacato di Base Multicategoriale e lo Slai Cobas del Trentino hanno deciso di  aderire a  livello locale allo sciopero nazionale del 22 giugno.

SBM – Slai Cobas

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