Oef: Indicazioni di lotta da OltreEconomiaFestival
Joao Pedro Stedile e Gigi Malabarba dialogano e costruiscono la società del futuro: dignità, autoproduzione, rispetto per l’ambiente, educazione. E la necessità di fare fronte comune alla crisi capitalistica che affama i popoli, ricatta i lavoratori, distrugge gli ecosistemi e la biodiversità. Passando per il Trentino, di cui Stedile è originario.
Le mele della valle di Non e i pesticidi diventano per Joao Stedile, del Movimento Sem Terra del Brasile, l’esempio lampante del ricatto a cui i contadini sono sottoposti in tutto il mondo da parte delle majors dei pesticidi e del capitalismo più in generale. Parla di una nuova alleanza fra contadini e città per una gestione sociale e solidale della terra “Non più la terra a chi la lavora, la terra è di tutti”.
Una visione olistica che unisce educazione, salvaguardia dell’ecosistema e dignità contadina e che i Sem terra hanno riassunto nella poposta di riforma agraria popolare .
(leggi qui il discorso completo di Stedile)
Una proposta viabile, e lo dimostra su altri fronti anche Gigi Malabarba, che per quarant’anni ha fatto l’operaio – oltre che il senatore ed il giornalista Rai – ed oggi si occupa della Rimaflow, l’esperienza di autogestione di una fabbrica a Trezzano sul Naviglio, che non solo decide di salvare il porsto ad ottanta operai, mi dialoga con i produttori locali, con SOS Rosarno, mette in discussione l’EXPO’ 2015 di Milano “che nutre le multinazionali e non il pianeta” e lancia la sfida : dobbiamo ricostruire una buona politica e per questo dobbiamo ripartire dall’acqua, dall’educazione, dagli alimenti, e dobbiamo avere su questo una vocazione maggioritaria, e non è quello di quell’altro convegno (il festival dell’Economia ndr) ma quello di rispondere davvero ai bisogni della gente! Abbiamo bisogno di ricostruire un fronte sociale ampio, che nasce dal basso e da un sentimento comune, perché questo sistema non ha più le risposte necessarie.
(leggi qui il discorso completo di Malabarba)
(gli interventi completi in video sono su Globalproject)
Caro Pierangelo,
Volevo farti osservare che a Trento c’è stato “il figlio minore” del festival dell’Economia e che almeno una citazione andava fatta per rispetto dei molti che ci hanno – volontariamente e gratuitamente – lavorato, ma anche per i contenuti, i dialoghi, le discussioni…
Il dibattito che ne è scaturito è rappresentativo della società del futuro:
dignità, rispetto per l’ambiente, autoproduzione, educazione civile al risparmio.
Inoltre la urgente necessità di far fronte comune alla crisi capitalistica che affama i popoli, distrugge gli ecosistemi e la biodiversità, mette i lavoratori uno contro l’altro ricattandoli con l’infamia di un posto di lavoro, per una gestione sociale e solidale della terra e una nuova alleanza tra contadini e città (dal produttore al consumatore).
Tutto questo e tanto altro c’era ed è giusto che si sappia in una radio nazionale pagata dal consumatore.
Grazie, antonio marchi