Marangoni: una lotta per difendere lavoro e salario

marangoni3Il Sindacato di Base Multicategoriale (S.B.M.) e l’Unione Sindacale di Base (U.S.B.) di Trento questa mattina hanno espresso la solidarietà ai lavoratori ed alle lavoratrici della MARANGONI di ROVERETO, in sciopero contro la riduzione di salario imposta dalla proprietà aziendale, partecipando al corteo che ha percorso le vie della città della quercia e distribuendo un volantino dal titolo esplicito: “SALARIO e DIRITTI NON SI TOCCANO”.
La proprietà della MARANGONI in questi ultimi anni ha ottenuto oltre 80.000.000 di euro dalla Provincia Autonoma di Trento, a vario titolo, ed ora vorrebbe speculare sulla pelle delle maestranze.
L’assessore Olivi parlando ai lavoratori – all’interno della sede di Trentino Sviluppo – si è ben guardato di prendere una chiara posizione in difesa dei lavoratori limitandosi ad una elencazione delle problematiche generali generate dalla crisi, sulla necessità di concordare con i sindacati eventuali tagli al costo del lavoro, naturalmente come ultima ratio dopo aver verificato altre strade come la riduzione dell’Irap.
Una posizione che lascia aperte tutte le ipotesi e quindi anche quella proposta da Marangoni di ridurre del 10% il salario dei lavoratori.
Senza entrare in polemica con Olivi, lo faremo nei prossimi giorni con specifico documento, ci saremmo aspettati parole chiare da un rappresentante della PAT che dopo aver regalato oltre 80 milioni in otto anni oggi non sa proporre nient’altro che l’ennesimo regalo con l’abbattimento dell’Irap. Nemmeno la la richiesta che l’azienda riporti la sua sede fiscale in Trentino in modo da recuperare parzialmente i contributi erogati.
Purtroppo niente di tutto questo è uscito dal discorso dell’Assessore che nella sostanza si è limitato a ribadire le solite litanie trite e ritrite a dimostrazione della sua totale sudditanza all’impresa.
Una vergogna che si rende possibile grazie alla connivenza dei tre sindacati confederali, i quali assecondano da anni ogni chiusura o trasferimento aziendale sottoscrivendo senza opposizioni accordi di cassa integrazione e licenziamenti collettivi, spacciandoli poi ai lavoratori ed alle lavoratrici per conquiste.
E’ il caso recentissimo della MARTINELLI TRASPORTI di ALA, il cui finanziamento pubblico provinciale, smerciato come aiuto all’occupazione mediante una discutibile operazione di lease-back, è servito in realtà a salvare una banca locale.

S.B.M. – U.S.B. Del Trentino

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