Ma chi ha vinto le elezioni in Italia?

Oggi, mentre il centro sinistra cerca un capro espiatorio per lo scarso risultato elettorale e i mass media sono impegnati in una disputa di architettura governativa, l’Europa si è incaricata di portare gli italiani con i piedi per terra. 
A portarci alla realtà ci ha pensato l’andamento dei mercati e Van Rompuy, presidente del Consiglio europea il quale ha dichiarato che il programma di austerità imposto dalla BCE (i famosi 39 punti) deve continuare e quindi l’Italia non ha altre alternative.
Parole che tradotte dal politichese significa che la macelleria sociale avviata da Monti deve continuare alla faccia dei risultati elettorali e delle promesse fatte in campagna elettorale.
Quell’Europa governata dalla troika economica e non dai governi che dall’inizio della crisi sta svolgendo una politica antisociale che passa attraverso la distruzione dei diritti del lavoro, riduzione dei salari e delle pensioni, elevamento dell’età pensionabile, imposizione di orari di lavoro allungati, disoccupazione di massa, privatizzazione della scuola e della sanità e servizi.
Su questo programma del capitalismo finanziario europea in campagna elettorale è calato un silenzio tombale per dare spazio a promesse impossibili e demagogiche.
Fanno sorridere le affermazioni di Tonini del PD quando sosteneva che questa situazione è figlia della mancanza, nei due schieramenti un programma di governo. Infatti il senatore PD dimentica che il rpogramma imposto dalla troika è stato perseguito prima dal governo Berlusconi e poi dal governo tecnico di Monti sostenuto dalla triade ABC (Alfano, Bersani, Casini).
Per quanti in queste ore sono impegnati nelle analisi dei risultati elettorali, delle possibili formule di governo, ricordo che la vera posta in gioco è il diktat europeo e la continuazione delle politiche di macelleria sociale sulla scia greca, il resto sono cose marginali che non vanno ad intaccare le scelte di fondo del fiscal compact e del pareggio di bilancio le quali non sono messe in discussione da nessuno di quanti ritengono di aver vinto queste elezioni.
E oggi, la nuova compagine governativa si prepara a proseguire nelle politiche di austerità che prevede la cancellazione di tutte le conquiste sociali conquistate in un secolo di lotte operaie e di battaglie civili, con la conseguente privatizzazione dei servizi pubblici, dei beni comuni costruire un welfare interamente legato al reddito personale.
Per questo si può tranquillamente sostenere che i veri vincitori di queste elezioni sono i diktat della troika che agli italiani, dopo l’ubriacatura elettorale, costeranno lacrime e sangue.
Noi come sinistra dobbiamo cercare di essere parte fondamentale delle lotte dando loro vitalità, sostegno, prospettiva e speranza di poter cambiare questo sistema sociale che sull’altare del profitto vuole brucia ogni forma di opposizione.
Ezio Casagranda

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2 commenti

  • Carlo

    Non penso che i veri vincitori siano i reazionari europei, al contrario, proprio in Italia hanno preso una bella sferzata. Sta ora a tutti i cittadini di buona volontà, che si sentano di aver vinto o perso, fare il possibile affinchè la “Rinascita” possa aprirsi una strada e contaminare anche il resto dell’Europa.

  • Ezio

    Non mi sembra che i “vincitori” di queste elezioni mettano in discussione i due capisaldi delle imposizioni europee: Fiscal compact e pareggio di bilancio e quindi non viene messo in discussione il sistema liberista.
    Infine chiaro è stato il segnale di Van Rompuy e dei mercati, come chiare sono state le rassicurazioni che sono pervenute dalla politica italiana.
    In questi giorni si susseguono gli appelli al bene del paese che nascondono la volontà di difendere gli interessi del capitalismo finanziario.
    La rinascita sarà possibile solo se riprende la lotta per un modello sociale alternativo a quello liberista.

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