Lettera aperta al Sindaco di Trento
Signor Sindaco,
ci nutriamo entrambi di rispetto, per questo Le scrivo pubblicamente:
non capisco la sua premura nello rispondere alle sollecitazioni di cittadini “preoccupati” dall’occupazione dell’ex asilo di via Manzoni da parte di “tenebrosi” anarchici, i quali, nonostante l’assidua presenza di “sentinelle dell’ordine pubblico” che ne controllano i movimenti, si sentono minacciati, chiedendone lo sgombero.
Quello stabile vuoto, già occupato anni fa da giovani del quartiere di S.Martino e poi sgomberato dalla polizia in forze, era stato murato e la sua “vita” relegata a rifugio di “disperati” tra sporcizia e inettitudine: si era preferito chiuderlo e lasciarlo alla mercè dei topi, piuttosto che farlo vivere, negando uno spazio ai giovani del quartiere.
Vergogna!
Ora Lei è pronto a chiederne lo sgombero perchè sollecitato…ma guarda un pò! Sollecitato da chi? Ma da cittadini per bene, immagino, i quali sono preoccupati che questri “oscuri” anarchici possano disturbare il loro quieto vivere. Ma Signor Sindaco in Lei non ho visto la stessa attenzione e preoccupazione quando, circa un anno fa, con l’insediamento in via Marighetto della sede fascista di “Casa Pound” altri cittadini Le avevano recapitato centinaia di firme degli abitanti del quartiere, preoccupati, per sollecitarle, non la chiusura (ci mancherebbe?), ma un suo intervento per ristabilire l’ordine democratico in una via intitolata ad una eroina (Ora) uccisa dai nazi-fascisti e in una città medaglia d’oro alla resistenza. Ora mentre “Casa Pound” sembra aver preso piede a Trento e essere tollerata da Lei Stessa e dalla popolazione ivi residente…nonostante la nera storia e nonostante i suoi esponenti non si comportino proprio da “bravi ragazzi” per i noti fatti gravi di cui sono stati vittime ignari giovani, su di loro non pende nessuna minaccia di sgombero.
Come mai? Non mi dica, (non oso neanche pensarlo) che Lei possa mettere entrambi sullo stesso piano della preoccupazione e della pericolosità. Gli “Anarchici” che occupano “L’Assillo”sono l’aurora di un’umanità libera, gioiosa e partecipata, dove la vita umana e animale è al di sopra di tutto, mentre “i bravi ragazzi” di “casa pound” (mi sembra) non la pensino allo stesso modo: loro si mascherano di “nuovo” ma sono il ritorno al passato già vinto dal sacrificio e dal sangie di centinaia di migliaia di partigiani e di milioni di cittadini. E’ giusto ricordarglieLo nel mentre prende così impegnative decisioni.
Per il bene della città e dei suoi cittadini.
Cordiali saluti
Antonio Marchi