Il denaro del contribuente deve essere sacro

vitalizi1Il denaro del contribuente deve essere sacro ( L. Einaudi).
Ci sarebbe da ridere, se non fosse invece un buon motivo per piangere, leggendo del ritorno del dibattito circa le retribuzioni dei presidenti e dei consiglieri di circoscrizione.
Dopo una non certo splendida performance elettorale dei partiti che governano il territorio, in un momento storico di consenso ridottissimo e di altrettanto ridotta fiducia nella politica ad ogni livello, ecco che un Consiglio comunale, finalmente autonomo, potrà decidere in pieno sulle sue articolazioni territoriali. E pare voglia deliberare di retribuirne i componenti, dopo mesi di discussione sull’esistenza stessa e sulla rimodulazione del numero delle circoscrizioni.
Ricordo gli attacchi feroci alla mia persona, rea di aver sollevato il velo sull’inopportuna presenza di ben 12 circoscrizioni, con relativi presidenti e consiglieri, nonchè apparati burocratici ( tutti retribuiti). in una realtà urbana di poco più di centomila abitanti. Dopo una ricerca condotta in solitaria, con richieste di accesso agli atti e molta collaborazione da parte degli uffici comunali, avevo stilato un elenco delle spese relative alle circoscrizioni: circa 4 milioni annui di cui poco meno di quattrocentomila euro per le sole indennità.
Spese di funzionamento, di contributi elargiti ( ne avevo preparato un dettagliato elenco per i colleghi consiglieri di allora), di utenze, assicurazioni e pulizie. Spese che sottraevano – e sottraggono – risorse preziose alla sicurezza sul territorio, alle biblioteche, alla pulizia della città, alla manutenzione delle strade, ai servizi decentrati e a tutto ciò a cui i contribuenti destinano una buona parte del loro reddito.Il programma elettorale, nel 2009, era improntato anche sulla riduzione del numero delle circoscrizioni e, dopo l’intervento della Legge regionale in materia, la condivisione della necessaria gratuità di un impegno politico da ricostruire dalle fondamenta era ampia.
Il numero delle circoscrizioni, invece, è rimasto inalterato e, appena calmate le acque dello scandalo dei vitalizi regionali, dopo aver incassato, nella scorsa primavera, il peggior risultato elettorale della storia per il centrosinistra cittadino, ecco che si ritorna al tema della retribuzione a presidenti e consiglieri di circoscrizione. Un esercito di più di cento persone.
Sarebbe interessante che ai cittadini venisse detto chi propone questa iniziativa. Il Sindaco? La Giunta? Il Consiglio, con una mozione?
Chiunque decida di tenere in vita, a spese della collettività, organismi altrove aboliti e oltre a ciò pretenda di retribuirli,sempre a spese della collettività, non può essere garante di alcuna autonomia.
Se l’autonomia, poi, consente di conservare le Comunità di Valle, di mantenere in vita le circoscrizioni , per di più con attività retribuita, spacciando la ricerca del consenso come costo della democrazia, allora ben vengano modifiche al Titolo Quinto della Costituzione, che ci restituiscano il controllo sugli atti degli enti territoriali.
Giovanna Giugni
Trentino Punto a Capo

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