Gli spechi “militari” della PAT

Notizia dal TG3 regionale: finalmente il Comune annuncia, ha deciso che a causa delle diciamo così ristrettezze economiche le nuove caserme a Mattarello non si faranno più.
Il giornalista RAI accenna al fatto che l’esercito non è interessato e dà come costo dell’opera un centinaio di milioni di euro. Il Presidente della Circoscrizione, intervistato, è contento e suggerisce soluzioni alternative.
Avendo fatto parte del comitato di cittadini che si è mobilitato e opposto alla realizzazione delle caserme, aggiungo altre domande a quelle poste ai tempi della “lotta”.
Come mai non è la Provincia a dare l’annuncio essendo stata l’ideatrice del progetto?
Perchè solo un centinaio di milioni di euro se il costo totale dell’opera era arrivato a 217 milioni, ma poi le delibere e gli accordi successivi vennero segretati anche a seguito delle critiche giunte dal comitato di cittadini, dalla raccolta di firme, in calce alla petizione popolare che ha avuto udienza presso la terza commissione nel maggio 2009 e che ha accolto le nostre ragioni?
Ma quanti soldi sono stati già sprecati prima di cedere per la crisi economica anziché per buona amministrazione del pubblico denaro?
Basta citare alcuni esempi: nel 2004 Silvano Grisenti propone l’acquisto di 36 alloggi per i militari alla Edilbeton per circa 11 milioni e mezzo di euro, costo di un alloggio circa 320mila euro – notare siamo nel 2004 (1).
Nel 2010 costruzioni Rossaro si aggiudica l’appalto per alloggi provvisori presso la caserma Pizzolato per quasi un milione di euro.
Altro esempio gli espropri dei terreni, il cui costo nel 2005 era fissato in 28 milioni di euro (2).
Non andiamo a cercare tra le delibere i costi dei “compiti preparatori” o di altri impegni di spesa connessi al progetto perchè è meglio non sapere.
Riporto una frase: “Le parti prendono altresì atto che il sopra citato comma 3 dell’articolo 4 dell’Accordo prevede che, ad avvenuta conclusione di tutti gli interventi, venga eseguita – tra i Ministeri firmatari – una compensazione tra i valori degli immobili di rispettiva competenza ceduti alla Provincia ed i costi dei rispettivi interventi. In tal senso, nel conguaglio finale il Ministero della Difesa dovrà beneficiare di una compensazione a proprio favore, rimanendo comunque escluso da eventuali conguagli a favore della Provincia”.
Leggere con attenzione questa frase, vuol dire comprendere come si gestisce la cosa pubblica, il bene comune, il denaro pubblico, tenendo ben presente che pubblico significa di tutti noi.
Significa che questi soldi sono stati tolti a noi tutti perché tolti alla sanità, oppure al trasporto pubblico, oppure all’istruzione, oppure alle mense scolastiche, oppure al sostegno ai diversamente abili, oppure agli anziani, oppure…
Ma visto che siamo in campagna elettorale qualcuno risponderà mai della mala gestione, della mala amministrazione?

Qualche dirigente verrà rimosso oppure promosso ad altro incarico?
Che sarà della campagna espropriata?
Diventerà terra per nuovi e giovani imprenditori agricoli o – come avviene ora – rimarrà in parte in uso agli espropriati?

1- Delibera n° 1901 del 20/8/2004 proposta da GRISENTI SILVANO

2- Delibera n° 1840 del 26/8/2005 proposta da GRISENTI SILVANO

Concli Marcella   

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