E’ tempo di rottamare Monti e il montismo

Mentre le conseguenze della politiche di austerità del governo si abbattono come violenza sui lavoratori attraverso licenziamenti,  perdita del potere di acquisto dei salari, aumento dei costi dei servizi sociali (sanità e scuola in primis) che oltre a devastare lo stato sociale mina alle fondamenta la stessa convivenza civile, Monti viene a Riva del Garda per parlare di famiglia.
Un Monti che ormai supera perfino Berlusconi nella sua auto celebrazione,  con una faccia tosta senza precedenti, raccontava che stiamo uscendo dalla crisi  nel mentre vara una legga di stabilità che ad ogni cittadino costerà un salasso di oltre 1300 euro.
E’ ora di dire basta a questo governo, che più che di tecnici, sembra formato da macellai dello stato sociale e dei diritti conquistati dai lavoratori in oltre cento anni di lotta.

Basta con la rassegnazione facciamo sentire la nostra protesta direttamente in piazza per dire:
NO a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà, mentre regala miliardi alle banche ed alla speculazione, No all’uso dei licenziamenti o della cassa integrazione come forma di ricatto nei confronti dei lavoratori;
NO ad una Europa dell’austerity dei patti di stabilità, del Fiscal Compact e del rigore, che devastano da anni la Grecia e che Monti vuole imporre anche all’Italia;
NO all’attacco autoritario alla democrazia, all’uso della polizia per la repressione di ogni forma di dissenso come è avvenuto con gli operai Alcoa, i movimento NO TAV o gli studenti che rivendicano una scuola pubblica gratuita e universale, no allo stato di polizia contro i migranti.
Noi sabato siamo in piazza per dire:

Sì al lavoro ed ad un salario dignitoso, ad uno stato sociale universalmente garantito, all’introduzione di un reddito sociale di cittadinanza da valere per tutte e tutti, nativi e migranti;
Sì alla tutela e alla difesa dei beni comuni, per una scuola pubblica, per il finanziamento della ricerca pubblica, per il diritto alla salute, per un ambiente salubre e per un’altra politica economica;
Si a al taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione dei privilegi delle caste politiche e manageriali, sì alla cancellazione di tutti i trattati che hanno accentrato il potere decisionale nelle mani di una oligarchia;

Sì alla democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione, sul conflitto e sul diritto a decidere sul nostro futuro, dalla questioni amministrative dei nostri comuni ai trattati europei.
L’aumento dei suicidi, ci dicono che anche se lo Spread si abbassa la crisi non è affatto superata ma che la situazione sta drammaticamente peggiorando. Disoccupazione in aumento, precarietà generalizzata per chi trova un “lavoro”, riduzione continua delle coperture sociali, in particolare quella sanitaria, pensionistica e scolastica ne sono una drammatica conferma.
Vogliamo dire con chiarezza che non siamo più disposti ad accattare il teatrino della vecchia politica dei finti schieramenti che anziché proporre progettualità politica si limitano ad approvare tutte le controriforme del governo delle banche: dalle pensioni, all’articolo 18, all’IMU, alla svendita dei beni comuni, della scuola pubblica, dei diritti sociali.
Noi lottiamo contro quanti ci propongono il ricatto fra diritti e lavoro come in Fiat o fra lavoro e salute come all’Ilva di Taranto, contro quanti vogliono cancellare la democrazia nel paese e sui luoghi di lavoro.
La nostra protesta sarà chiara, pacifica e rigorosa perché vogliamo che i motivi che ci contrappongono a Monti non siano oscurati dalle cariche della polizia.
La manifestazione di sabato a Riva del garda avrà al centro il pieno sostegno alle lotte per i diritti, l’ambiente ed il lavoro, dalla Valle Susa al Sulcis, da Taranto a Pomigliano, dai precari della scuola, ai disoccupati, dagli studenti ai pensionati che oggi si oppongono a queste politiche di austerità e che subiscono i colpi della crisi e non ultima una diversa gestione della nostra autonomia che oggi viene amministrata in modo verticistico, prona agli interessi dei poteri forti presenti sul territorio e quindi vissuta come un privilegio.
Sabato ci sarà una manifestazione organizzata dalla “rete welcome Monti” che partirà dalla stazione delle autocorriere di Riva del Garda alle ore 10,00 per terminare nel piazzale davanti al palacongressi (dove parla Monti) per far sentire ad un professore sempre più autoreferenziale le voci di un dissenso forte, convinto e determinato che esiste in questo paese ma che molto, troppo spesso, viene ignorato dai mass media.
Non essere cittadino passivo, prendi in mano il tuo futuro e vieni a manifestare.

Ezio Casagranda

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