AMR- un’altra brutta pagina di “sindacalismo”

Denunciamo pubblicamente a tutti i lavoratori l’agghiacciante posizione assunta dalle sigle CGIL e UIL, che si sono rese responsabili della firma di un accordo di sforamento del 20% del precariato in azienda, proposto dalla direzione di Amr nell’incontro del 16/04/2018. E non parliamo dei loro Rsa (di cui quello Cgil non era nemmeno presente), ma dei due funzionari sindacali Carotta e Larcher.
Nonostante gli stessi siano di fatto poco rappresentativi a livello numerico in azienda (in alcuni settori per nulla) e nonostante più e più volte i rappresentanti dei lavoratori di Usb (compagine sicuramente più significativa e di riferimento) abbiano chiesto, argomentando nel dettaglio ed in armonia con un mandato preciso dell’assemblea dei lavoratori, una strada diversa a difesa del lavoro e dei lavoratori più esposti, questi funzionari sindacali si sono presi l’onere di svendere la possibilità per tanti soggetti di un lavoro stabile e dignitoso. Il contrario di quanto dichiarano.
Cosa significa…che invece di seguire una logica costruttiva nel merito e cioè di iniziare a stabilizzare i precari esistenti nella municipalizzata, che potrebbe permettere un percorso preciso d’inserimento per 30 nuovi soggetti in azienda con i lavori socialmente utili, hanno preferito arrogarsi il diritto di aprire il portone che legittima ufficialmente la totale precarizzazione di AMR. Non basta una postilla ad invertire questo preciso progetto.
Questo vuol dire una cosa sola (già per altro oggettivamente in atto): si sopperisce alla carenza di organico con l’eliminazione del turn-over nei vari settori, la drastica diminuzione del costo del lavoro, l’aumento ulteriore della flessibilità utilizzando una evidente forma di ricatto insita nel precariato stesso.
Come recentemente abbiamo sottolineato: “caporalato” pubblico del 3°millennio !!
Non parliamo di reinserimento del Art 18 per tutti e cose simili, peraltro più che sacrosante. Parliamo di rivendicazioni minime di diritto al lavoro che porti al tempo indeterminato; responsabilizzazione di Amr e quindi dell’ Amministrazione Comunale nel consolidare i lavoratori dell’Intervento 19, inserendoli veramente nel mondo del lavoro e non utilizzarli quale semplice carne da lavoro usa e getta a basso prezzo (il cui costo effettivo è di poco più di 3 euro lordi l’ora). Questo porta ad alzare il livello dello scontro sociale, cioè il contrario di quanto dichiarano nelle intenzioni. Inoltre questo accordo influirà direttamente sulla qualità del lavoro stabile interno e dei servizi offerti.
Oggi, ai presenti, è apparso chiaro cos’è diventato il sindacato confederale: uno sportello di consulenza per padroni, fondi privati e finanze. La tematica della precarietà è poco “remunerativa” e politicamente sconveniente.
Vorremmo ricordare a chi oggi ci ha tacciato sostanzialmente di “populismo” che se i funzionari hanno potuto essere lì, è grazie alle lotte di chi storicamente, invece che gestire l’esistente ed accucciarsi al caldo del potere, ha sacrificato le proprie esistenze ottenendo tutti quei diritti che vengono costantemente svenduti da chi non ha fatto nulla per conquistarli.
Evidentemente noi “populisti” di Usb non siamo di quella pasta, il nostro referente sono i lavoratori, tutti i lavoratori ed abbiamo a questo punto chiesto a loro, per un minimo di onestà politica e intellettuale, di passare dal referendum interno. Vale a dire….volete firmare? Noi non siamo d’accordo… bene…sentiamo prima i lavoratori: se vi daranno il loro benestare potrete firmare….giusto o sbagliato che sia.
La risposta è stata che questa questione non riguarda i dipendenti di Amr, ma la coscienza e responsabilizzazione dei funzionari e delle sigle sindacali (Sigh!).
Com’è nostra abitudine, possiamo comprovare tutto ciò che diciamo e scriviamo.
Sarcasticamente e con la solita supponenza, che ahìnoi caratterizza certo sindacalismo, ci è stato proposto di fare un referendum tra i 30 possibili inserimenti futuri, consapevoli del ricatto dei tanti accordi “canaglia” da loro sottoscritti che hanno di fatto tradito la fiducia di tanti lavoratori che non a caso si stanno risvegliando e sempre in maggior numero abbandonano le loro sigle.
Solo come menzione ricordiamo SAIT, Marangoni e oggi Tessil 4.
Per finire vorremmo ricordare a questi funzionari “illuminati” che Progettone ma anche Azione 19, sono nati per accompagnare i lavoratori verso la pensione o verso la stabilizzazione lavorativa/reinserimento lavorativo. E sì che li hanno firmati loro….
Per conto nostro, come USB rilanceremo un’assemblea sindacale di tutti i lavoratori, come abbiamo sempre fatto, proponendo in quella sede la votazione di un referendum.
Vedremo come i lavoratori “a cui non riguarda la questione” voteranno. Soprattutto vedremo a quel punto, su quale strada e con quale consenso Cgil e Uil proseguiranno la loro azione.

RSA Amr di Usb e Usb lavoro privato

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