AMR Rovereto: In sciopero per il nostro futuro
SCIOPERO CUSTODI E DIPENDENTI AMR, SFIDUCIANO LA DIRIGENZA E L’ASSESSORATO ALLO SPORT
Ottimo risultato lo sciopero a singhiozzo partecipato, organizzato e voluto dai custodi AMR iscritti a USB Lavoro Privato supportati pure dagli altri colleghi, intenzionati anche loro ad aderire alle future iniziative di blocco.
Il tutto iniziò circa un anno fa, quando i lavoratori preoccupati delle voci di corridoio, si erano tempestivamente attivati a mezzo stampa, a seguito di incontri con la dirigenza e presidenza AMR, nel giugno 2016 denunciando una manovra di cessione (privatizzazione) della struttura sportiva Baratieri e di una parte del palazzetto dello sport ad associazioni sportive lagarine maggioritarie, trasformando le Baratieri in centro regionale della ginnastica artistica.
Il tutto venne smentito al tempo, sempre a mezzo stampa, dalla presidenza AMR e dall’Assessore allo sport roveretano Bortot. Infatti poco dopo le plateali smentite, lo stesso Bortot comunicò alla comunità la necessità di dover cedere le Baratieri per sviluppare un centro regionale per la ginnastica artistica (cessione lamentata dai lavoratori AMR e smentita dallo stesso Bortot), inoltre presentò un documento “farlocco” in merito al reimpiego dei dipendenti presso le altre strutture sportive, compresa la struttura presso le “Fucine”.
Quanto avvenuto nel 2016 si sta ripetendo ora nel 2017, nello stesso periodo stagionale a chiusura degli impianti sportivi con un’aggiunta però, la riorganizzazione di AMR, cosa che ha fatto terrorizzare i lavoratori dato che a seguito di presunti “interrogatori” e test scritti in merito alle loro mansioni, ormai da un anno non hanno più informazioni certe sullo stato della riorganizzazione aziendale e sul loro futuro.
Aggiungiamo inoltre l’aumento del personale impiegato a “basso costo” proveniente da progettini, progettoni, progetti e chi più ne ha più ne metta, creando così un contrasto tra lavoratori AMR che si vedono soffocare i servizi e i lavoratori inoccupati che vengono sfruttati dall’ente pubblico a costo salariale minimo (paragonando questa tipologia innovativa di sfruttamento della forza lavoro ad un reddito di cittadinanza).
Lo stato di agitazione fu già annunciato qualche mese fa a Sindaco, Assessore e Presidente AMR in un passato incontro in Comune, nel quale lo stesso Bortot accusò i lavoratori, tutti impiegati in AMR di fancazzismo e inutilità delle loro mansioni.
La gravità ad oggi che creerà disfunzioni nell’organizzazione dei servizi AMR, oltre quanto sopra enunciato è la latitanza dello stesso Bortort nel voler incontrare i lavoratori, il quale con mossa furba ma poco scaltra ha sino ad ora evitato di incontrarli pubblicamente, cosa grave dato che a seguito di un incontro tra Sindaco, Presidente AMR e i lavoratori organizzati in USB tenutosi agli inizi di maggio 2017 che come esito finale ha ottenuto la garanzia del Sindaco Valduga di programmare entro la fine di maggio 2017 un incontro con l’assessore Bortot, non ha avuto seguito.
Se la scusa di Bortot fosse quella di dover ancora raccogliere dati per affrontare l’incontro, apriti o cielo. Ci chiediamo Noi come fa un assessore a non avere sotto mano dati e progetti che riguardano il settore di sua competenza e poi se i dati fossero come quelli fornitoci per giustificare la cessione delle Baratieri insensati e ad oggi smentiti… aiuto …
Tutto questo fa preoccupare sempre più i lavoratori, non solo quelli interessati nella custodia delle palestre ma pure gli altri perchè non intravedono una fine serena di questa riorganizzazione nata con garanzie occupazionali e reddituali invisibili ad oggi chiaramente inesistenti.
Alla cittadinanza chiediamo la solidarietà e non la “lapidazione”, unendosi pubblicamente alla Nostra protesta per la salvaguarda dei servizi pubblici e dei posti di lavoro.
p.USB Lavoro Privato
Federico Menegazzi